30 giu 2006

ASPETTATIVE E AMICIZIA


E' facile confondersi con l'amicizia. Mi sono sbagliato tante volte credendo nell'amicizia altrui mentre invece non lo era. Per me un amico è una persona di cui fidarmi. Molti usano l'amicizia per soddisfare i propri bisogni e basta.
Gli amici veri sono quelli a cui riesco a dare il meglio di me stesso. L'amicizia è dare e avere: quando si è disposti a dare bisogna farlo senza pretendere niente in cambio e se dall'altra parte c'è un amico vero non dovrai chiedere perchè ti sarà dato spontaneamente. Bisogna cercare di essere corretti e non giudicare male chi non la pensa come noi. Così le nostre aspettative nei confronti degli altri saranno serene.

29 giu 2006

AMORE COMPLETO


Siamo tutti in cerca dell’amore vero. L’amore è un’emozione forte, tanto forte da mandarti fuori di testa. L'amore è una miscela di sesso e sentimenti intrecciati dalla passione, che si riesce a provare POCHE VOLTE NELLA VITA. L’amore riesce ad aprire tutte le porte segrete di noi stessi. Esso trova la combinazione giusta per renderci felici. L’amore non è la semplice infatuazione o il PIACERE sessuale, ma va ben oltre, esso vuole concretizzarsi nel matrimonio e nei figli. Diciamo che l'amore vive nella luce e nella gioia, ma come ogni cosa, finisce ed è per questo che ci si sposa e si fanno contratti MATRIMONIALI, proprio per far si che i nostri figli siano tutelati dai capricci dei grandi. L'istinto naturale del genere umano non è poi tanto diverso da quello degli animali e cioè quando finisce la PASSIONE, si va in cerca di altre avventure, per il cosiddetto richiamo alla conservazione della specie (sembra una stronzata anche a me, però è una cosa vera). Posso dire che è difficile INNAMORARSI, non tutte le donne/uomini possono andare bene per noi stessi. Ma quando succede è una cosa meravigliosa.

28 giu 2006

TELEFONINI PERICOLOSI


FONTE DELL'ARTICOLO: La Repubblica

Dimostrato da studio italiano del Fatebenefratelli di Milano"Ma ancora non è confermato che il cellulare sia dannoso"Telefonini, onde elettromagnetiche"eccitano" la corteccia celebraleROMA - Le onde elettromagnetiche dei cellulari eccitano la corteccia celebrale. Lo ha dimostrato una ricerca fatta da un gruppo ricercatori italiani dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano. Se questo sia un bene o un male è però ancora presto per dirlo. Lo studio, pubblicato sulla rivista "Annals of Neurology", non è solo l'ultimo della serie sull'influenza dei telefonini sul cervello: potrebbe invece mettere un punto fermo nella discussione scientifica sugli effetti delle onde elettromagnetiche sulla corteccia celebrale. Il problema, a questo punto, si sposterebbe quindi sulle reazioni della corteccia all'eccitazione e se questo stato possa causare, nel lungo periodo, danni al cervello.La corteccia è lo strato esterno del cervello, e la corteccia motoria è considerata una "area eccitabile" perché si è constatato che la stimolazione magnetica causa contrazione muscolare. Capire gli effetti di questa 'eccitazione' sarebbe importante non solo per confermare o escludere se l'uso del cellulare sia dannoso per il cervello, magari aumentando il rischio di tumori, ma anche per le persone che soffrono di danni celebrali o di epilessia, legata proprio all'eccitazione delle cellule cerebrali.Il dottor Paolo Rossini e i suoi colleghi del Fatebenefratelli hanno usato la "stimolazione magnetica transcraniale" (Tms) su 15 volontari che hanno usato un telefonino gsm per 45 minuti. Nell'80% dei casi i ricercatori hanno verificato che le cellule della corteccia motoria più vicine al telefono hanno mostrato segni di eccitazione durante l'uso, ma sono poi tornate alla normalità entro un'ora dalla fine della telefonata.I ricercatori hanno sottolineato di non avere dimostrato che l'uso del cellulare è dannoso in qualche modo per il cervello. "Si dovrebbe provare se l'esposizione duratura e ripetuta alle frequenze elettromagnetiche legata all'intenso uso dei telefoni cellulari nella vita quotidiana possa essere dannosa o benefica nei soggetti con danni cerebrali", scrivono gli autori dello studio.Quello dei cellulari è un mercato in costante crescita. Secondo le previsioni del settore, quest'anno verranno venduti circa 730 milioni di apparecchi, mentre circa 2 miliardi di persone ne usano già uno. Di questi due miliardi di utenti, circa 500 milioni usano un tipo di telefono che emette campi elettromagnetici, il Gsm.
(27 giugno 2006)

FONTE ALTERNATIVA: Mauro
Ho studiato elettromagnetismo all'università di Milano, quindi posso affermare con sicurezza che il CAMPO ELETTROMAGNETICO DI UN ASCIUGA CAPELLI E' MOLTO PIU' FORTE DI QUELLO DI UN TELEFONO CELLULARE.
Cari scienziati provate tutti gli elettrodomestici e poi diteci SINCERAMENTE, quale di questi fa più male alla nostra salute. Grazie.

27 giu 2006

UN CALCIO AL CALCIO

LUCIANO MOGGI (DIRIGENTE JUVENTUS)


Mentre la nazionale italiana vince contro l' Australia, grazie ad un rigore tirato da Totti all'ultimo minuto, UN DIRIGENTE JUVENTUS si presenta in televisione e confessa di essere vittima del sistema calcio e delle partite pilotate per far vincere la Juventus. Un calcio alle strette, in fase di cambiamento. FORSE Gianluca Pessotto (ex calciatore) e ora manager Juventus, ha deciso proprio per questo di farla finita, buttandosi dal cornicione della sede calcistica. Io credo che bisognerebbe pensare in che direzione stia andando uno degli sport più belli del mondo. Per me sta andando diretto alla ROVINA. Girano troppi SOLDI e poi ci sono REGOLE inadatte per i nostri tempi. Ma a noi spettatori chi ci pensa? La nostra bella nazionale di cui andare fieri? Perchè non ci ridate il nostro calcio, quel bellissimo sport che ogni padre e figlio vorrebbero vedere allo stadio per DIVERTIRSI? Mi stanno togliendo il PIACERE di guardare il mondiale di calcio 2006.

26 giu 2006

EVADERE IL FISCO


Ogni LIBERO PROFESSIONISTA può evadere il fisco, perchè la legge glielo permette, mentre nessun dipendente può farlo. Vi ho chiarito il concetto a voi di FORZA ITALIA? Questo post è indirizzato ai liberi professionisti DISONESTI, che credono di portare avanti il paese ITALIA. Se un libero professionista non paga le tasse, dobbiamo tutti noi pagarne di più. L’esempio classico dell’idraulico che dice alla casalinga: ” signora per il guasto al rubinetto, sono 150 euro con fattura, ma 100 euro senza fattura", è quello che succede in piccolo nella vita quotidiana di milioni di italiani. QUESTO E' RUBARE MA LO CAPITE O NO? Non raccontate le solite scuse delle tasse troppo alte. Le tasse si pagano in base al reddito. Un operaio non può decidere di guadagnarsi 6 stipendi in nero. Un dipendente non può fare questo giochetto di dichiarare meno di quello che guadagna, ed è per questo che fa una vita da miserabile. Tutto questo riportato in grande, diventa il grosso buco nella finanza pubblica. Il libero professionista deve capire che la sua condotta SCORRETTA STILE BERLUSCONI, ha portato l'Italia alla rovina. Se volete chiamarvi BRAVA GENTE...fate pure, basta crederci.

25 giu 2006

PIANTA FUORI LEGGE


La canapa è una pianticella utilissima per fare MILLE cose. Però da quando l'uomo ha cominciato a fumarsi le sue foglie per avere un pò di euforia, i legislatori di mezzo mondo, hanno deciso di renderla fuori legge. Fumarsi lo spinello, non fa certo bene come fumarsi le sigarette, lo dicono gli scienziati pagati dalla Marlboro, Camel, Diana (Italia). La pianta del tabacco è come PREVITI, cioè gode di una legge fatta su misura per i prodotti destinati alle tabaccherie. Ma come si fa a mettere fuori legge una pianta? Mi piacerebbe tenerla sul terrazzo come ornamento per andare contro ad una legge del cazzo. Ve lo ricordate il contrabbando di sigarette davanti ai supermercarti ? Poi siccome allo stato non conveniva più, il contrabbando è sparito. Ma chissà come mai, lo spaccio del fumo invece è rimasto?

24 giu 2006

AZIENDE ITALIANE E GOVERNO


Romano Prodi (presidente del consiglio)
Non comincerò a citare numeri e percentuali che nessuno sa se sono dati veri oppure no. Io sono un blogger e nel possibile devo raccontare la verità vissuta in prima persona. Le povere aziende Italiane subiscono FORTI pressioni fiscali da parte del governo (ANCHE QUANDO C'ERA BERLUSCONI ERA COSI') per ogni mese molte aziende decidono di chiudere. L'altra grande verità è che in Italia il costo del lavoro è molto alto. Quindi alle aziende conviene assumere gli STRANIERI perchè costano meno. Io ho visto con i miei occhi una busta paga di uno straniero e quella di un italiano, nella medesima mansione e anzianità di servizio, ebbene lo straniero prende meno soldi. Io sono stato un INTERINALE quindi posso dire che si è schiavi del sistema impiego ad esempio: le banche non ti fanno un mutuo per la casa. Anche se la legge prevede lo SCIOPERO pochi se la sentono di rischiare e di andare contro al sistema, specialmente se uno ha una famiglia e bambini piccoli da crescere. Abbiamo votato un governo di sinistra che se non farà qualcosa di veramente buono, non arriverà lontano. Lancio un appello accorato agli imprenditori, ai capi di aziende, ai responsabili e a tutti coloro che hanno potere decisionale: puntate sulle RISORSE UMANE ITALIANE altrimenti si rischia di dare la nostra bella Italia in mano agli stranieri.
GOVERNO PRODI: abbassate le tasse alle aziende e aumentate i controlli sull'evasione fiscale LEGGE BIAGI: togliete questa legge o modificatela perchè il paese ha bisogna di una boccata d'aria fresca.

23 giu 2006

CALDO TORRIDO A MILANO


Un caldo così forte da togliere il fiato, c'è stato nel 2003. Milano è un inferno rovente nel vero senso della parola, pieno di donne SEMINUDE che girano per le strade incendiate dal caldo, dove sudore e torpore sono fortissimi. Vien voglia di scappare al mare, lontano dai problemi, lontano dal cemento grigio di una città caotica e per niente accogliente. Meno male che sabato 24, a Milano, si festeggerà la notte bianca. Voglio proprio sognare una bella bibita ghiacciata, bevuta mentre tira un bel venticello fresco. Non se ne può più, altro che condizionatore, qui ci vuole il mare, l'aria fresca delle montagne, fino a che il cervello non riprende a ragionare come si deve.

22 giu 2006

PIZZINI E LAVORO



I pizzini erano quei foglietti di carta che scriveva l’ormai noto Provenzano ( il capo della mafia), con cui pilotava la criminalità organizzata. Giusto per far capire al MONDO, con quale mentalità riusciamo a vivere in Italia. Parlando di lavoro con amici e conoscenti, mi sono reso conto di una cosa sconcertante: pochissimi hanno ottenuto un posto di lavoro in modo REGOLARE, ma SEMPRE e solo dopo aver aver ricevuto una spintina. Ma che paese di merda stiamo diventando? Cioè pochissimi sono entrati in una azienda a lavorare, per merito, CHE POI CREDO SIA LA COSA PIU' SERIA E GIUSTA. Non mi venissero a raccontare che noi italiani non abbiamo voglia di lavorare, perchè non PENSO proprio che si possa scherzare con una generazione di disoccupati. Adesso ho capito perché la mafia migliore del mondo, quella DOC, ce l'abbiamo noi, e PURTROPPO non è una cosa di cui vantarsene. I giovani francesi, scendono in strada per una legge del lavoro sbagliata e riescono a farla togliere. In Italia SUBIAMO il lavoro interinale. Le cose cambiano, basta cominciare però. Posso capire la buona parola data da un padre per il FIGLIO, ma non posso accettare gli ECCESSI del sistema impiego, che per avere un CAZZO di lavoro, devi piegarti a ricatti e compromessi. Ma stiamo scherzando?
RIBELLIONE CONTRO IL SISTEMA IMPIEGO

21 giu 2006

LA PREGHIERA

Per un ateo, queste mie righe, sembreranno solo chiacchiere su un tema vecchio come il mondo. Non sono un cristiano praticante e osservante di tutte le regole dettate dalla chiesa, ma nonostante questo credo in Dio e nella preghiera. Anch’io non credevo nella preghiera, ma quando ne ho avuto bisogno ho trovato in essa un grande sollievo. Nessuno è immune dai problemi e dai dispiaceri e chi può colmare le nostre paure e le nostre insicurezze se non Dio? La preghiera è raccoglimento, riflessione e serenità di ciò che siamo. Essa guarisce dalla depressione e ti fa vedere la vita in un modo meno tragico. Essa ci mette in contatto con qualcosa che noi uomini non possiamo capire, qualcosa di immenso. I limiti del pensiero umano sono tanti e solo pregare ci allevia la sofferenza.
Un momento di raccoglimento SERIO, appunto un momento di preghiera, aiuta a vivere meglio e ad affrontare con serenità gli avvenimenti quotidiani. La scienza non può spiegare tutto della nostra vita come l’emozione nel vedere il sorriso di un bambino o la profonda tristezza per la morte di qualcuno a noi molto caro.

19 giu 2006

AUTOMOBILI ELETTRICHE



La Tesla Motor ha annunciato che il prossimo 12 luglio, a Santa Monica, lancerà sul mercato la Tesla Roadster , un'automobile completamente elettrica, un'auto sportiva a zero emissioni, che può raggiungere i 100 chilometri all'ora in soli 4 secondi, e percorrere circa 400 chilometri con un "pieno" di energia. Non si tratta di un'auto "ibrida", in quanto il motore è alimentato esclusivamente dall'energia elettrica. Il progetto di 40 milioni di dollari ha degli sponsor d'eccellenza, Larry Page e Sergey Brin, padri di Google.Lei sarà l'automobile del futuro, una risposta a tutte le nostre domande: non usa benzina, nessun tipo di olio, appena alcuni montaggi di grasso, non ha radiatore da riempire o che si possa congelare, nessun problema al carburatore, e soprattutto non emana sostanze inquinanti.L'automobile del mistero appartiene, ancora una volta, a Nikola Tesla, che nel 1931, sostenuto dalla Perfor-Freccia Co. e dalla General Electric, sostituì il motore a benzina di una Perfor-Freccia con un motore elettrico di corrente alternata di 80 cavalli, senza una fonte di energia esterna, senza batterie: installò sull'auto un piccolo circuito collegato a distanza ad un'antenna che trasmetteva nell'etere energia.Essa possiede vantaggi che gli arcani modelli con il motore a scoppio non potranno mai offrire: assoluta assenza di rumore, azionandosi semplicemente con la chiave dell'accensione, e di inquinamento. Sino al 1912 tali veicoli circolavano seguendo la tecnologia i Edison, con batterie limitate nella carica e nella potenzialità, che dovevano essere ricaricate ogni notte per potersi spostare. Intanto la Westinghouse Co., a cui Tesla aveva ceduto gran parte dei suoi brevetti, stava vendendo e installando il generatore a corrente alternata di Tesla in tutto il paese, mentre la Edison Power Co., sua diretta concorrente, perdeva quote di mercato, perché finchè si utilizzavano le batterie come alimentazione non si andava avanti.Tesla dunque sostituì il motore a benzina con uno cilindrico, interamente incluso nel motore, con un ventilatore di raffreddamento ma senza alcun distributore, e con una scatola che fungeva da "ricevitore di energia", o meglio da convertitore di energia gravitazionale.I convertitori avevano inoltre 12 tubi di aspirazione ed erano collegati ad un'antenna che comunicava con un edificio che faceva da trasmittente. Tesla creò infatti una sorta di antenna, un accumulatore di energia che fungeva dunque da alimentazione per il veicolo, che viaggiava con un motore a corrente alternata e raggiungeva le 90 miglia orarie, con prestazioni che eguagliavano o superavano quelle di un normale motore a combustione interna, ma senza alcuna ricarica.
Il mio sogno delle auto elttriche si sta avverando...speriamo bene.

18 giu 2006

L'IMPERO DI BERLUSCONI

"Intervista su Tangentopoli" della Laterza a cura di Giovanni Valentini.

GV: E' certo, comunque, che Berlusconi ha subito un numero incredibile di sequestri e di perquisizioni.ADP: Ma è certo pure che ha una costellazione di circa mille aziende operative che sostanzialmente fanno tutte capo a lui. Lo dice il fratello Paolo in un interrogatorio dell'agosto '94: 'Noi siamo una holding composta da tutte queste aziende, ma sono tutte riferibili alla nostra famiglia e chi prende le decisioni alla fine è sempre Silvio'. Allora non è colpa dei giudici di Milano o di quelli di Palermo se, ogni volta che s'indaga su una di queste aziende, si finisce per indagare anche su colui che di fatto ne è il dominus. Non è colpa dei giudici se loro hanno mille aziende. Quanti italiani hanno mille aziende che fanno capo a un'unica famiglia?GV: Non saranno mille 'buchi neri', mille oggetti misteriosi...ADP: Tutto l'impero di Berlusconi nasce in modo davvero singolare. Per avere un'idea dell'evoluzione societaria del gruppo, bisognerebbe leggersi per intero la consulenza tecnica depositata alla Procura di Palermo dal funzionario della Banca d'Italia Francesco Giuffrida, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di quel capoluogo nell'ambito del procedimento penale n.6031/94. Ma ai fini delle valutazioni che ciascuno di noi può e vuole fare in ordine alle origini vastano le prime righe: "...il 19 giugno '78 veniva costituita in Milano la 'Holding Italiana 1' così come le ulteriori società con medesima denominazione ma contraddistinte da numerazione successiva (n.2; n.23)... Il capitale sociale sottoscritto era pari a 20 milioni cadauna (quindi oltre 400 milioni dell'epoca che risultano versati per contanti); soci fondatori erano i signori Minna Armando (commercialista, quota posseduta per società singola lire 2 milioni) e Crocitto Nicla (casalinga, quota posseduta per singola società lire 18 milioni). La Crocitto veniva nominata amministratore unico in sede di costituzione delle società, peraltro così come si deduce dai mandanti fiduciari l'effettivo unico proprietario delle società era Silvio Berlusconi...".Allora io mi chiedo: perchè fin dall'inizio un imprenditore ha bisogno di utilizzare questi sistemi di copertura? E poi, perchè Berlusconi ha fatto un ricorso così massiccio alle società off-shore? Certo, la legge te lo permette, ma se poi vuoi fare il politico di primo livello è d'obbligo spiegare agli italiani a che cosa servono tutte queste società. Anzi, non basta che lo spieghi, devi anche esibire la documentazione e non puoi più comportarti come invece hai fatto quando ti sei opposto alle rogatorie estere disposte dai magistrati. Altrimenti, ne va della tua credibilità.

17 giu 2006

MOBBING, UNA PIAGA SOCIALE


Secondo i dati forniti dagli esperti della Clinica del lavoro di Milano, il record negativo è detenuto, col 14% dei casi, dalla pubblica amministrazione. A Taranto un centro terapeutico. Nell’88% dei casi provoca turbe del sonno, nell’85% ansia, nell’80% umore depresso. Ma in 36 casi su 100 causa cefalea, in 58 astenia, spossatezza e in 54 anche mal di stomaco: è il mobbing, quella forma di “terrore psicologico” che viene esercitato sul posto di lavoro attraverso attacchi ripetuti da parte di colleghi o dei datori di lavoro. Sono dati forniti dagli esperti della Clinica del lavoro di Milano in occasione dell’Icoh, il Congresso mondiale sulla Medicina del lavoro al via oggi presso il Fiera Milano Congressi Center. «Si tratta di un fenomeno in grande crescita - afferma Maria Grazia Cassitto, del dipartimento di Prevenzione e medicina del lavoro della Fondazione Policlinico, Mangiagalli, Regina Elena - ma per fortuna la gente comincia a diventarne consapevole e a chiedere aiuto.
Il motivo per cui delle persone praticano MOBBING (aggressione psicologica) è fondamentalmente di tipo SOCIO-POLITICO. La società va verso l'individualismo mentre la politica va verso il declino. Sul posto di lavoro (il sogno di ogni italiano dopo il calcio e le donne) gli interessi sono grandi, in questi anni di profonda crisi 1990 - 2006 circa, non si è più sicuri di niente e quindi chi ha un posto di lavoro, lo vuole difendere a tutti i costi.

SCOPRIRE COMUNICANDO



Avreste mai ritenuto possibile che una apparentemente normale conversazione possa permettervi di “leggere” l’IO profondo del vostro interlocutore? Ed ancora, avreste mai potuto credere che con la stessa metodica possa essere possibile “influenzare” qualcuno e, cosa ancora più incredibile, sapere e quindi poter controllare come avviene questo processo ?Si tratta di una vera e propria rivoluzione concettuale e culturale, perché ci permette di andare alla radice del comportamento umano e di gestire consapevolmente meccanismi dai quali fino ad ieri eravamo dominati.La comunicazione è uno dei più importanti strumenti che la natura ci fornisce, non soltanto per vivere la nostra vita, ma addirittura per sopravvivere, anche se la sua reale importanza emerge solo quando un avvenimento limita questa facoltà (un banale esempio: vi si è mai guastato il telefono?).Nella comune accezione viene inteso per “comunicazione“ il complesso di segnali necessari a trasmettere informazioni. Anche l’uso cui vengono normalmente adibiti questi strumenti è conforme a questo assunto: usiamo infatti la comunicazione per informare, istruire, educare, socializzare, controllare e per tutte le esigenze del nostro quotidiano: facciamo quindi della comunicazione il mezzo per trasmettere informazioni o concetti.Gli studi di Stefano Benemeglio hanno permesso di meglio conoscere le dinamiche di un altro canale della comunicazione, il canale “emotivo”, che nell’uso comune non è tenuto in alcuna considerazione. Secondo Benemeglio il messaggio viene da noi recepito da due serie di recettori ben distinti: ai primi, definiti “recettori logici” è devoluto il compito di interpretare secondo esperienza e conoscenza la “notizia” contenuta nel messaggio; i secondi, definiti “recettori analogici” ne analizzano il contenuto sotto l'aspetto affettivo-emozionale (sia per implicazione diretta che per somiglianza o analogia), sollecitandone tutti i ricordi e riproponendo le emozioni legate ai ricordi stessi.Per fare un esempio, la frase “... che bella luna ...” investe il nostro IO razionale con l’immagine della luna piena ed attiva nei nostri ricettori analogici il coinvolgimento emotivo legato a quella immagine: ci torneranno quindi alla memoria, più o meno intensamente, le emozioni avute (o che avremmo desiderato avere) in un serata simile.Con quest'ottica, il concetto di comunicazione si amplifica: tutto “comunica” con noi, oggetti, fiori, musica, film, poesie, luoghi, inflessioni della voce, atteggiamenti etc. (quante volte avete sentito dire “....la nostra canzone....”), trasformandosi in stimoli per i nuclei emozionali (o simboli) del nostro IO profondo: si ottiene in pratica lo stesso risultato di quando si sollecita una corda musicale per ottenere un suono.

15 giu 2006

DOTTOR LUCIO















Stefano Lucinini
(DOTTORE IN CHIMICA INDUSTRIALE)

Lo chiamano tutti Lucio, questo ragazzotto simpatico e genuino di Albairate (paesino), dai modi di fare straordinariamente semplici e diretti. Con il suo permesso, ho pubblicato la sua foto e ho scritto due righe su di lui per ringraziarlo di essere il visitatore più assiduo del mio blog (almeno di quelli che conosco di persona). Voglio esporre in modo ironico, la sua teoria del riposino. A suo dire, alternare lo studio con 30 minuti di sonno, è un modo per concentrarsi meglio nelle attività che riguardano la memoria. Vedendo i suoi risultati universitari, sembrerebbe che il rendimento aumenti di parecchio. Ma credo anche che il rendimento scolastico, dipenda dallo stile di vita e dall'ambiente familiare che RIESCE AD INFONDERE AUTOSTIMA E CHE RIESCE A CREARE STIMOLI POSITIVI.

13 giu 2006

FALSITA' E DINTORNI


Il mondo è pieno di persone false. La falsità NON è la balla raccontata all'amico per gioco, ma è l' INGANNO perseguito con malvagità. La falsità è far credere a qualcuno di essergli amico e poi danneggiarlo nell'immagine e nella dignità. Nessuno accetta comportamenti di questo genere. Purtroppo, a volte siamo costretti a dover mentire, per evitare litigi e controversie. La falsità è sicuramente più facile da raggiungere rispetto alla sincerità, quindi c'è chi la preferisce sempre alla verità. D'altro canto, dire sempre la verità è RISCHIOSO, proprio perchè siamo più vulnerabili nel farlo. Mentire a volte è inevitabile, se chi ci è difronte, ci giudica senza conoscerci. Meglio una balla che una bella verità, capita solo dalle poche persone sensibili. Personalmente non mi ritengo una persona FALSA, ma non sono immune dalla falsità. In un mondo di persone che non ti regalano proprio niente, a volte è l'unico modo di difendersi.

12 giu 2006

UN GIRO IN BARCA















LAGO DI ISEO AL TRAMONTO

Ho passato una domenica piacevolissima sul lago di Iseo.

10 giu 2006

PRELIMINARI









Ovunque nel WEB si parla di sesso. Trovo un articolo su Virgilio che tratta il discorso dei preliminari sessuali. Io credo che un uomo e una donna sappiano bene come avere un contatto fisico e che non ci sia bisogno di nessun consiglio! Dovrebbero parlare di coppie che non vogliono più avere figli, perchè si sentono profondamente insicure.

6 giu 2006

IL FASCINO DELL'UOMO MATURO

Richard Gear (ATTORE)

Attori come Richard Gear fanno impazzire generazioni di donne. Le donne forse si sentono più sicure con uomini più grandi di loro perchè maggiormente CAPITE. Anche se l'età anagrafica non determina la MATURITA' psicologica di una persona, la figura dell'uomo vissuto fa sempre buona presa sulle donne.

5 giu 2006

UN ALTRO MILITARE ITALIANO UCCISO










Non riesco proprio a capire perchè il nostro governo insista nel lasciare i nostri militari in una zona di guerra.

MUOVITI PRODI FAI RITIRARE LE NOSTRE TRUPPE, COSA STAI ASPETTANDO?

4 giu 2006

NANO PARTICELLE


Nelle vicinanze del casello autostradale dì Riccione (località Ribano) " si vuole raddoppiare la capacità dell'inceneritore esistente, nonostante i paesi come Germania ed USA, li stiano dismettendo. Gli inceneritori non starebbero neanche in piedi economicamente, se non li finanziasse lo Stato, che, aggirando una direttiva europea, dirotta fondi riservati ad energie rinnovabili verso finanziamenti pro-inceneritorì (che vengono ora ridefiniti termovalorizzatori), mentre nessun finanziamento è previsto a sostegno della raccolta differenziata dei rifiuti. La migliore soluzione sarebbe chiudere immediatamente molti degli inceneritori esistenti, ed adottare sistemi di raccolta differenziata spinta (porta a porta).
Nanoparticelle e inceneritori: quello che dovete sapere!
Lo studio delle “nanoparticelle” e, per quanto ci riguarda, di quelle inorganiche, è estremamente recente e legato ad ambiti scientifici molto particolari (settore militare). Dall’inizio delle ricerche risultò evidente che le nanoparticelle sono in grado di entrare nell’organismo umano; la via preferenziale d’ingresso è l’inalazione infatti attraverso gli alveoli polmonari queste sostanze entranano nella circolazione sanguigna e si depositano poi in qualche organo (fegato, rene, cervello ecc…) non sono biodegradabili e, ancor peggio, non sono biocompatibile. Le nanoparticelle sono capaci di innescare malattie e, addirittura, per le loro ridotte dimensioni, alterare il DNA delle cellule. Le prime ricerche che hanno condotto a tali conclusioni sono state effettuate nei “teatri bellici” (guerra in Iraq, guerra dei Balcani) dove si è rilevato che la sindrome che ha afflitto civili e militari non era tanto causata dalla radioattività dell’uranio impoverito (proiettili e bombe), quanto dall’inalazione e dall’ingestione delle enormi quantità di polveri sottilissime sviluppate dalle alte temperature delle esplosioni. Dopo l’inalazione la via d’assunzione più frequente è l’ingestione. Infatti le particelle che fluttuano in aria prima o poi cadono a terra andandosi a depositare su frutta, verdura, erba (nutrimento per gli animali). E’ possibile liberarci da questi elementi una volta stabilitisi nell’organismo? Allo stato attuale della ricerca la risposta è NO! Le fonti di inquinamento possono essere diverse; alcune naturali (eruzioni vulcaniche, incendi ecc…) ma i grandi responsabili del problema sono i procedimenti ad alta temperatura comuni soprattutto nell’industria. Inceneritori e termovalorizzatori, in particolare quelli a tecnologia più avanzata che funzionano a temperature maggiori rispetto a quelli del passato, liberano nell’aria agenti inquinanti capaci di raggrupparsi in particelle che formano leghe del tutto casuali che non si ritrovano in alcun manuale specialistico e che pertanto non vengono valutate quando di norma vengono fatte indagini sulla qualità dell’aria (ASL, ARPA) ma che sono le responsabili delle nanopatologie. I pochi studi di ricerca presenti continuano a trovare micro e nanoparticelle inorganiche nel pane, nei biscotti (grano), nella carne e persino negli alimenti per l’infanzia. E intanto HERA per cui “tutto va bene madama la marchesa” è pronta ad installare il 4° forno da cui ricavare energia elettrica da rivendere. Profitti privati a scapito della salute di tutti. ADESSO BASTA!!

3 giu 2006

OMOSESSUALITA'

Quello eterosessuale, che corrisponde all'attrazione per persone di sesso diverso dal proprio, è il più frequente. Esso segue una finalità biologica: la sopravvivenza della specie attraverso la riproduzione. Tuttavia vi sono molte persone che hanno un orientamento omosessuale, sentendosi attratti emotivamente, fisicamente e sessualmente da individui dello stesso sesso. L'omosessualità è infatti una variante del comportamento umano che si connota con il desiderio di amare, desiderare, costruire e autoidentificarsi con persone dello stesso sesso e non esclusivamente con atti sessuali. E' quindi una condizione esistenziale con contenuti di affettività, progettualità e di relazione. Considerata per molto tempo come una malattia, una perversione, le è stata tolta questa etichetta dalla psichiatria a partire dalla metà degli anni 70. Via via, i codici diagnostici psichiatrici se ne sono occupati, fino all'inizio degli anni 90, per quella sua variante cosiddetta ego-distonica. Veniva cioè considerata meritevole di attenzione clinica e terapeutica quella condizione nella quale l'omosessualità non era in sintonia con il vissuto profondo di un determinato soggetto, creandogli uno stato di disagio e di tensione psichica. Nell'ultima edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-IV) l'omosessualità non occupa più alcuna casella diagnostica. Questa posizione è stata fatta propria anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1993. Così, sul piano scientifico è stata posta fine alla criminalizzazione, colpevolizzazione e medicalizzazione di questo frequente comportamento umano. Malgrado ciò, permane un atteggiamento discriminatorio e pregiudizievole di rifiuto, condanna e patologizzazione dell'omosessualità. Questo atteggiamento stratificato nella coscienza di figure importanti di riferimento quali genitori, insegnanti, medici e sacerdoti determina sensi di colpa e bassa autostima nelle persone che si scoprono omosessuali, le quali si allontanano dal proprio sentire per paura di essere rifiutate o si condannano a vivere relazioni senza libertà e in sintonia con le richieste di società e cultura con ripercussioni psicologiche talvolta rilevanti.
L'omosessualità è una realtà multiforme come l'eterosessualità, in cui si differenziano comportamento, orientamento e identità omosessuale. Il comportamento omosessuale è l'attività, l'esperienza puramente fisica. L'orientamento omosessuale è rappresentato dalla comparsa nella sfera della coscienza di una preponderanza di sentimenti, pensieri erotici e fantasie che riguardano un individuo dello stesso sesso. L'identità consiste invece in un durevole autoriconoscimento del sentire e vivere l'omosessualità. Sull'origine dell'omosessualità molte sono le teorie, ma non si è giunti ad una conclusione certa ed univoca. Negli anni 60 la ricerca del gene dell'omosessualità, della sua determinazione genetica hanno avuto molto vigore, ma non hanno portato a risultati che avvalorassero l'ipotesi. Sono stati chiamati in causa anche fattori biologici, soprattutto ormonali. Molto attiva è stata la ricerca sul livello di androgeni, in particolare del testosterone. Anche in questo caso non si è approdati a risultati convincenti. Ricche di evidenze, anche se non del tutto esaustive, sono le ricerche del background familiare e psicologico associato a questo orientamento sessuale. Nelle famiglie, già nel 1962, Bieber aveva descritto il "Classical triangular pattern" per lo sviluppo dell'omosessualità maschile. Il quadro era composto da una madre iperprotettiva e dominante e da un padre debole od ostile, oppure molto distante fisicamente o psicologicamente dalle questioni di casa. Il figlio è invece un soggetto che predilige giochi tranquilli, non incline agli sport e all'attività fisica e molto legato alla madre, con invece relazioni disturbate con fratelli e sorelle. Anche nello sviluppo dell'omosessualità femminile la famiglia è stata considerata come fattore predisponente. E' di tipo conflittuale, ancora con madri dominanti e padri in grado di giocare solo ruoli subalterni e secondari. Al contrario dei maschi, il loro comportamento da bambine è stato descritto come di "maschiacci". In linea generale, tuttavia, va rilevato che se il comportamento sessuale è molto più determinato dalle esperienze e dall'apprendimento che da questioni biologiche, occorre forse rifarsi a un modello di multideterminazione. In esso, si può vedere come l'identità sessuale discenda da questioni biologiche, dalla percezione dell'immagine di sé, dall'organizzazione del rapporto con il proprio sé psichico e corporeo, da vicende familiare e da modelli educativi ancora familiari, ma anche sociali. Senza dimenticare tutto il bagaglio di esperienze che viene accumulato nello scorrere dell'esistenza, soprattutto nel corso del suoi anni "formativi".


L'OMOSESSUALITA' FEMMINILE

Non viene descritto un modo univoco del sentire e dell'essere donna lesbica (dall'isola di Lesbo dove risiedeva la poetessa Saffo che decantava in versi l'amore tra donne). Ne vengono quindi descritte tre varianti:
lesbiche sepataratiste Per scelta ideologica riducono al minimo le relazioni con uomini o con donne eterosessuali e si impegnano culturalmente e politicamente contro una società patriarcale e maschilista.
Lesbiche "butch"Donna omosessuali che apparentemente sembrano possedere caratteristiche fisiche e psichiche maschili e il cui modo di vestire tende a sminuire la loro femminilità
Lesbiche "femme"Donne lesbiche più femminili che si curano, si truccano e si ingioiellano.
A questa distinzione peraltro non corrispondono necessariamente comportamenti e ruoli sessuali attivo e passivo. A volte una o entrambe le donne di una coppia lesbica possono essere bisessuali. Una ricerca americana sull'identità sessuale lesbica ha rivelato che il 90% delle 323 lesbiche intervistate aveva avuto esperienze eterosessuali ed il 43% anche dopo essersi dichiarate lesbiche. In molti ambienti omosessuali la persona bisessuale non viene accettata di buon grado perché viene vista come incapace ad orientarsi definitivamente verso i reali desideri e tendenze, come traditrice del mondo femminile o come potenziale veicolo di trasmissione di malattie sessualmente trasmesse (AIDS). La gelosia sembra connotare in maniera forte le relazioni lesbiche. Secondo una ricerca americana il 74% delle donne lesbiche si dichiara gelosa contro il 35% dei gay. Il desiderio di maternità nella donna lesbica spesso viene naturalmente soddisfatto. In America infatti un terzo delle lesbiche sono madri e vivono con i loro figli e altre si rivolgono all'inseminazione artificiale, all'adozione o all'affidamento. Di converso le lesbiche separatiste ritengono la maternità ed in particolare accogliere spermatozoi nel proprio corpo, la gravidanza, il parto e l'allattamento atti specificatamete eterosessuali, così che questa scelta di procreazione non viene condivisa.

L'OMOSESSUALITA' MASCHILE

La nostra cultura di appartenenza ha determinato rigidamente durante i secoli ciò che è maschile e ciò che è femminile, attribuendo maggiore valore alle qualità tradizionalmente maschili e determinando fin dall'infanzia ruoli sessuali ben definiti. Si deve quindi considerare che l'omosessuale maschio abbia dovuto imparare ad accettare emozioni e sensazioni che la società solitamente non connota come maschili, trovandosi a vivere e a sentire quella parte femminile doppiamente osteggiata dalla cultura dominante. Di base l'omosessuale maschio non tende alla promiscuità, come è emerso dall'inchiesta Arcigay/Ispes del 1988. Fu evidenziato infatti che il 90% degli omosessuali considerava il rapporto di coppia come la migliore forma di relazione e il 41,5% al momento della ricerca ne viveva una. Solo il 15,1% degli intervistati nel 1990 in un sondaggio condotto dall'Arcigay in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità aveva vissuto esperienze sessuali esclusivamente occasionali.

CONCLUSIONI PERSONALI

E’ molto utile conoscere prima di trarre considerazioni sbagliate. L’orientamento sessuale non ha nulla a che fare con la perversione.

2 giu 2006

LA DONNA IDEALE


La donna ideale esiste, ma non sempre si riesce a trovare. Esistono milioni di persone nel mondo che si cercano, un pò meno nella nostra vita quotidiana, ma comunque qualcuno alla fine si trova. Dalle mie esperienze personali, ogni volta che ho incontrato una donna, con cui ho instaurato una relazione amorosa, ho sempre cercato di apprezzarne i lati positivi e di capirne quelli negativi. Purtroppo mi è capitato spesso di cambiare il mio modo di essere, niente di più sbagliato! La passione e le emozioni, il più delle volte, travolgono il vero senso di noi stessi. Penso che oggi giorno, siamo ritornati a vivere comportandoci come quando eravamo nella giungla, dove uomini e donne si accoppiano solo per istinto animale e non per costruire una vita insieme. SESSO, SOLO SESSO... che sfocia in un giro di perversione che appiattisce ogni emozione positiva e non costruisce niente. Credo di essere l'ultimo dei romantici con la rosa in mano e in testa tanti sogni. Non disdegno la sessualità in quanto tale, ma costruire anche una vita spirituale con chi ti sa capire nel profondo (mi riferisco alla donna che ama il proprio uomo), non sarebbe male. Parliamo di donne e parliamo di uomini, fonte di mille ispirazioni, ma cosa vogliono le donne? Parlo apertamente senza troppe falsità, oggi le donne vogliono quello che vogliamo noi uomini, questo il grosso problema, cioè l'autoaffermazione e la carriera...quindi noi uomini non riusciamo più ad amarle come prima. Le donne oggi sono da domare come cavalli selvatici, altro che dolci femminucce con la gonnellina, se non stai attento ti disarcionano. E gli uomini chi sono? Completamente spiazzati! Credete forse che una donna manager si possa mettere insieme ad un operaio? (Il contrario avviene spesso). Gli unici uomini degni di nota, per le donne moderne, sono i calciatori, gli imprenditori, i ricchi e i potenti. Se dovessi avere una figlia, le consiglierei di sposare uno con i soldi, facendo lo stesso SBAGLIO di tutti i padri, che invece insegnare ai propri figli i VERI VALORI della vita, fanno l'esatto contrario!La mia non è solo teoria, l'andazzo è questo, come quando uscirono i primi telefonini che nessuno voleva rinunciare a possederne uno. Credo sia meglio starsene da soli e aspettare, piuttosto che stare insieme a chi non si ama, solo per vincere la solitudine o per far PIACERE ad amici e parenti. Sognare non costa nulla, e forse la persona giusta è proprio lì vicino a te e non te ne rendi conto.

1 giu 2006

RIVOLUZIONE E LIBERTA'


Ernesto Guevara de la Serna nasce nella città argentina di Rosario, vicino al confine con il Paraguay, il 14 giugno 1928. Fin da bambino impara a convivere con quell'asma che lo afflisse per tutta la vita. Infatti, all'età di quattro anni la famiglia Guevara è costretta a trasferirsi prima a Cordoba, poi ad Altagracia, dove il clima è più adatto alla malattia del giovane Ernestito.Negli anni del secondo conflitto mondiale, conosce Alberto Granado e pratica numerosi sport, tra cui il rugby, dove eccelle particolarmente. La sua passione però, resta la lettura: Baudelaire e Neruda sono i suoi poeti preferiti. Dopo essersi trasferito a Buenos Aires, si iscrive alla facoltà di Medicina, ma appena possibile viaggia per il paese in motocicletta o in bicicletta, a ovest fino alle Ande oppure a sud nell'immensità delle Pampas. A fine dicembre del 1951 parte in moto con Alberto Granado per visitare alcuni paesi della costa del Pacifico, ma a Santiago del Cile la moto viene abbandonata e i due proseguono il loro viaggio con ogni mezzo disponibile.Ernesto inizia a tenere un diario, in cui annota puntigliosamente tutto quello che capita. Ad Agosto dell'anno seguente i due si dividono: Ernesto ritorna a Buenos Aires, dove si laurea, Alberto rimane in Venezuela.
Il 1953 vede il Dottor Guevara partire di nuovo verso nord: a Guayaquil, in Ecuador, conosce Ricardo Rojo, un esiliato argentino, che gli racconta della straordinaria riforma agraria promulgata dal Presidente del Guatemala Jacobo Arbenz, che aveva avuto il coraggio di esprorpiare più di duecentocinquantamila acri di terra della United Fruit Company. Senza esitare, Guevara si dirige in Guatemala. Qui conosce Hilda Gadea, un'esiliata peruviana, che lo mette in contatto con un gruppo di rivoluzionari cubani, sopravvissuti all'assalto alla caserma Moncada: Dario Lopez, Mario Dalmau, Armando Arencibia e Nico Lopez. Essi iniziano a chiamarlo Che, parola argentina di origine guaranì, che egli, come molti argentini, usa come intercalare.Nell'agosto del 1954, in seguito all'intervento militare statunitense contro il legittimo governo di Arbenz, il Che si rifugia a Città del Messico, dove stringe amicizia con un profugo guatemalteco, Julio Roberto Cáceres, "El Patojo", con cui farà per un po' il fotografo ambulante. L'anno seguente il Dottor Guevara ottiene un posto nell'Istituto di cardiologia all'Ospedale Generale della città e qui, per caso, rincontra Nico López, che lo introduce in casa di María Antonia González, sorella di un perseguitato politico del regime di Batista. In luglio il Che incontra Fidel Castro e decide di arruolarsi subito come medico alla spedizione che si sta preparando.
Dopo un lungo addestramento e due mesi di prigione, finalmente il 25 novembre del 1956 lo yacht Granma parte con a bordo ottantadue uomini con rotta verso oriente, verso l'isola di Cuba. Dopo una settimana di mare mosso e di nausea, il gruppo sbarca a Playa de las Coloradas, nella parte orientale dell'isola e nel giro di tre giorni ben settanta membri della spedizione rimangono sul campo di battaglia: solamente dodici uomini si rifugiano allora tra la vegetazione della Sierra Maestra. Gli scontri armati tra l'esercito di Batista e i barbudos, che accolgono tra le loro fila sempre più gente, durano ben due anni: il 28 dicembre 1958 Guevara, a capo della propria divisione militare, vince la decisiva battaglia di Santa Clara e dopo pochi giorni, il 2 gennaio 1959, la colonna del Che entra vittoriosamente all'Avana.Il 9 febbraio un decreto del governo dichiara Ernesto Guevara cittadino cubano di nascita per i servizi resi alla rivoluzione. Tra giugno e novembre inizia un lungo viaggio tra i paesi non allineati: si incontra, tra gli altri, con Nasser, Nehru, Sukarno e Tito. Al ritorno è nominato Presidente del Banco Nacional de Cuba. L'anno seguente visita i paesi dell'est europeo e la Cina: intavola trattative commerciali con Mikoyan, Mao e Chu en Lai. A febbraio del 1961 Guevara viene nominato Ministro dell'Industria. Il 15 aprile mercenari finanziati dalla Cia tentano un'invasione dell'isola alla Baia dei Porci: il Che partecipa attivamente alla difesa e alla sconfitta degli invasori.
La vita politica di Guevara prosegue tra mille impegni e viaggi all'estero: l'11 dicembre 1964 pronuncia un discorso davanti all'Assemblea Generale della Nazioni Unite, a New York; pochi giorni dopo parte per l'Africa e per la Cina. Il 14 marzo 1965 rientra a La Habana. All'aeroporto lo accoglie Fidel Castro: è l'ultima volta che il Che compare in pubblico.Il 3 ottobre, in risposta alle supposizioni fatte da alcuni giornali stranieri sulla sorte del Che, Castro legge la lettera di addio, scritta da quest'ultimo prima della sua partenza da Cuba. A novembre del 1966 Ernesto Guevara, travestito ed irriconoscibile, raggiunge la selva boliviana e si aggrega al focolaio guerrigliero, che è lì istallato. A marzo dell'anno seguente arrivano al campo base Régis Debray e Ciro Bustos, che vengono arrestati il 20 aprile ed iniziano a rivelare la presenza del Che e di alcuni cubani in Bolivia. L'esercito di Barrientos riesce a limitare la diffusione della guerriglia, che, infatti, mai attecchirà tra gli spaventati campesinos boliviani.
L'8 ottobre 1967, alla Quebrada del Yuro, vicino al villaggio di Higueras, un distaccamento di rangers si scontra col gruppo di guerriglieri capeggiato da Guevara: il Che, colpito da una raffica di mitragliatrice alle gambe, è fatto prigioniero. Poche ore dopo verrà freddato con un colpo di pistola al cuore.