30 set 2006

LAVORARE DA DIPENDENTE

Elenco le opportunità di lavoro per i giovani e i meno giovani:

1) LAVORO INTERINALE
2) LAVORO A PROGETTO
3) LAVORO CO CO CO E CO CO PRO
4) STAGISTA
5) LAVORO NERO
6) SE VUOI LAVORARE DEVI AVERE LA LAUREA/MASTER/BELLA PRESENZA/INGLESE/ DEVI LECCARE/ESSERE SIMPATICO AI COLLEGHI/NON INCAZZARTI MAI/SEMPRE DISPONIBILE/ DEVI CAPIRE IL CAPO QUANDO HA I CAZZI SUOI/

FLESSIBILITA', ci hanno sempre detto, più flessibilità della schiena per piegarsi a 90 gradi...

28 set 2006

VIAGGI NEL TEMPO

La macchina del tempo esiste ed è in Vaticano di Daniela Ghio -
Il Gazzettino del 3 agosto 2002

Sarebbe nascosta in Vaticano la macchina del tempo inventata da padre Pellegrino Ernetti
La notizia ha del sensazionale: in Vaticano verrebbe tenuta gelosamente nascosta una macchina capace di vedere il passato, attraverso una sorta di televisore. Uno strumento scientifico portentoso e fantastico, che potrebbe divenire pericoloso per l'intera umanità: il "cronovisore”, così si chiama la scoperta, captando gli eventi del passato, li farebbe vedere come si sono realmente svolti, svelando anche rischiosi segreti. La macchina sarebbe stata inventata da un ricercatore italiano, padre Pellegrino Alfredo Maria Ernetti, monaco benedettino, conosciutissimo esorcista, musicologo di fama internazionale e scienziato, vissuto a Venezia, nel convento benedettino dell'isola di San Giorgio Maggiore, dove è morto otto anni fa, nel 1994.A rivelare la scoperta è un libro "bomba" appena pubblicato in Francia, a Parigi, dalle Edizioni Albin Michel: "Le noveau mystère du Vatican" (Il nuovo mistero del Vaticano") del teologo francese padre Francois Brune. Brune è un personaggio assai noto in Francia: professore di teologia, ha pubblicato libri di notevole impegno, accolti sempre con grande interesse anche dalla stampa laica. Il suo nome, come quello della casa editrice, sono una garanzia di serietà scientifica e per questo il volume che ha dedicato al cronovisore ha riaperto congetture e discussioni infuocate, diventando una miscela esplosiva.Della sconvolgente apparecchiatura aveva già parlato intorno agli anni '70 lo stesso padre Ernetti in numerose interviste e pubblicazioni, e ai suoi allievi di prepolifonia al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. La scoperta aveva suscitato un putiferio. Da una parte c'erano infatti sostenitori entusiasti: se era possibile rivedere il passato, la macchina avrebbe sciolto definitivamente tutti i dubbi restanti su eventi fondamentali che avevano cambiato la storia del mondo.Dall'altra c'erano le persone spaventate: il cronovisore poteva rivelarsi uno strumento pericoloso per carpire segreti e mettere a rischio la sicurezza dell'umanità. Le discussioni non finivano mai ed erano soprattutto gli uomini di Chiesa i più coinvolti. Poi improvvisamente il benedettino si trincerò in un rigoroso silenzio, spiegando che aveva ricevuto ordini in proposito dal Vaticano, l'interesse andò lentamente scemando e dopo qualche anno della “macchina del tempo" non si parlò più.Il libro di padre Brune rivela fatti inediti, retroscena incredibili, dettagli sconcertanti, indica nomi di personalità al di sopra di ogni sospetto, di scienziati famosi, indica date, circostanze precise, riporta documenti straordinari, lunghe conversazioni con padre Ernetti e il tutto, cucito insieme, diventa una valanga documentale cui è difficile fare opposizione. Il volume dimostra con dovizia di prove che il cronovisore è realmente esistito, anche se l’argomento è, a detta dello stesso autore, ai limiti della fantascienza. Negli anni '60 un gruppo di scienziati, tra cui padre Pellegrino, sarebbe riuscito a captare le onde visive e sonore del passato concreto ter­restre, con una macchina che sa­rebbe in grado di ricostruire non solo i fatti e i detti della vita di cia­scuno, ma addi­rittura la storia. La scoperta parte da un principio di alta fisica: ciascuno dì noi, a mano a mano che passano i secondi, nelle ore, nei giorni, nei mesi e negli anni della vita presente, lascia dietro di sé come una doppia scia, "visiva e sonora", poiché ogni uomo altro non è che energia visiva e sonora. «Tutta la nostra ''fisionomia" -spiega Ernetti nel saggio "Bibbia, teologia; magia e scienza" del 1987- è energia visiva che si sprigiona da noi, dalla nostra epidermide, e tutte le parole che noi diciamo sono energia sonora. Ora, ogni energia, una volta emessa, non si distrugge più semmai si trasforma, però resta eterna nello spazio aereo. Occorrono strumenti che captino queste energie e le ricostruiscano in maniera tale da ridarci la persona o l'evento storico ricercato: quindi noi avremo tutto il presente nel tempo e nello spazio». Con il cronovisore, racconta Brune, il gruppo di scienziati guidato dal monaco benedettino fece ricerche dapprima su Mussolini, poi su Napoleone, quindi passò ad avvenimenti dell'età romana e assistette alla rappresentazione di alcune famose tragedie. Di una di queste, scritta da Quinto Ennio, che si intitolava "Thiestes" della quale si conosceva solo qualche breve citazione, trascrisse l'intero testo come venne recitato a Roma nel 169 a.C., durante i giochi pubblici in onore di Apollo. Padre Ernetti raccontò a padre Brune di aver visto anche tutto lo svolgimento della Passione, della morte e della Resurrezione di Cristo.Nel suo libro Brune afferma che la macchina, composta da tre gruppi di elementi, si trova “sequestrata" in Vaticano. Padre Ernetti, spaventato dall'importanza incredibile della sua scoperta, si era confidato con i propri superiori e con le autorità vaticane C'era stata una riunione segreta con il papa e poi, di comune accordo, la macchina era stata ritirata e nascosta in Vaticano. A padre Ernetti era stato imposto di non fare più pubbliche dichiarazioni su quell'argomento, ma non gli era stato proibito di parlarne con gli amici in privato. E così aveva confidato tutto all'amico teologo francese. Chi scrive ha conosciuto personalmente padre Ernetti, era un sacerdote dotato di grande carisma e umanità. Una persona semplice e onesta, tutta dedita ai sudi studi sulla prepolifonia, sulla pneumofonia e all’attività di esorcista della diocesi di Venezia, carica che ha ricoperto per quasi trent'anni. Non mi ha mai parlato della macchina del tempo. Del resto oggi nessuno ne sa più niente e tutta la vicenda ha assunto un aspetto davvero misterioso. Forse il volume di Brune porterà finalmente alla luce la realtà.

26 set 2006

POVERO BIN

Bin Laden (Terrorista)
La prima volta che ho visto Bin Laden alla TV è stato il 12 settembre 2001, il giorno dopo il crollo delle torri gemelle. Pensavo fosse un santone da come era vestito. Tutti lo cercavano ma nessuno è mai riuscito a trovarlo e così guerre in Afghanistan e in Iraq. Qualche anno dopo ho scoperto dalla rete, che forse lui era solo un amico di Bush (guardate il film 9/11). Credo che in seguito si sia dato al giornalismo, infatti fra un nascondiglio e l'altro eludendo satelliti militari, CIA, FBI, SERVIZI SEGRETI DI MEZZO MONDO, ONU faceva qualche ripresa video per darci qualche brutta notizia a noi INDEFELI che mandiamo le donne in giro senza veli, invece di farle esplodere nelle piazze affollate di persone. Finalmente ho capito cosa vuol dire GUERRA SANTA cioè guerra per il petrolio. In una trasmissione televisiva, la giornalista Gabanelli ha fatto vedere come le torri sono crollate giù e siccome non sono state buttate giù dagli aerei, lui forse se l'è presa a male e ha deciso di farla finita come attore morendo di tifo. Come attore recitava bene la sua parte. Poi è risorto. Finalmente qualcuno lo ha visto aggirarsi per gli studi televisivi di ALGIASIRA che parlava con BUSH. Bush dal canto suo gli ha risposto che non aveva altre due torri quindi lo ha messo in aspettativa.
Povero Bin un bravo attore disoccupato.

21 set 2006

AUTOVELOX E DINTORNI


Gli autovelox sono rilevatori di velocità con i quali le forze dell'ordine fanno le multe agli ignari automobilisti. IO VORREI SAPERE SE I SOLDI DELLE MULTE SONO DESTINATI alle vittime della STRADA. Se fosse così sarebbe una cosa giusta. Scusate ma che senso ha rilevare la velocità e fare delle multe se poi i soldi vanno nelle tasche di amministratori pubblici e gente del genere (che sappiamo tutti come li gestiscono)? Perché sono vietati i sistemi ANTIAUTOVELOX IN ITALIA ( ma non in tutta europa è così)? Perché un automobilista non può difendersi da una ingiusta contravvenzione? Esistono sistemi antiautovelox , ma in ITALIA sono VIETATI per legge. In Italia le parole LEGGE E GIUSTIZIA non funzionano bene secondo me. Ho trovato un sito molto curato dove spiega tutti i retroscena. Non si insegna il codice della strada con AGGUATI e cose del genere. Ritengo gli autovelox profondamente ILLEGALI, come le case automobilistiche che fanno macchine che vanno oltre ai 200 Km/h. Ritengo che automobilisti NON si nasce e quindi se lo stato vuole insegnare qualcosa è meglio che cambi metodo. Il codice della strada va rivisto; la potenza delle auto va limitata (altro che fare lo spot con Capirossi che va come un matto con la SEAT...), i limiti stessi di velocità vanno rivisti e se proprio si vuole usare l'autovelox almeno lo si usi in modo serio.


http://www.autovelox.net/page.asp

20 set 2006

LA PLASTICA E L'AMBIENTE


Un addittivo accelererebbe la sua degradazione Milano, 6 agosto 2006. I ricercatori dell’industria norvegese Sintef avrebbero scoperto un additivo che accelererebbe la degradazione di due componenti essenziali della plastica: il polietilene e il polipropilene.La notizia contribuisce ad alimentare le speranze di un mondo sottratto alla plastica, anche se gli esperimenti si sono diretti nella degradazione dei costituenti dei normali sacchetti della spesa che contribuiscono essi stessi a danneggiare l’ambiente una volta inutilizzati, vista la grande quantità che ne viene prodotta. Col metodo messo a punto dai ricercatori, sarà possibile degradarli in sole due settimane, con la complicità dell’ossigeno e dei raggi ultravioletti, contro i dodici mesi occorrenti adesso perché la natura, da sola, si liberi del pericoloso intruso.Il processo di degradazione, messo a punto grazie all’additivo scoperto dagli scienziati, rompe le lunghe molecole che compongono la plastica e li rende “digeribili” ai microrganismi presenti nell’aria che, in una settimana, appunto, sono in grado di degradarle del tutto. Un’ottima scoperta che verrà sicuramente estesa anche ad altri componenti sempre in plastica affinchè riescano a liberarci di questo materiale quando non ci serve più.


19 set 2006

CARI MUSSULMANI

Cari mussulmani io non so quando Gesù o Maometto abbiano parlato di guerra santa. Forse Bush, Bin Laden e compagni o qualche altro potente lo hanno fatto. Chi sarebbero gli infedeli? Forse le donne che vanno in giro senza velo o quelle con il velo che si fanno eslodere in mezzo alla gente uccidendo uomini, donne e bambini innocenti? Vi giuro, sarò ignorante, ma proprio non capisco. Ho sempre pensato che la religione avvicinasse le persone invece di allontanarle nell'odio e nel rancore. Io comincerei ad usare i termini giusti e invece di guerra santa, userei le parole guerra petrolifera. La distorsione dell'informazione ha portato all'incomprensione fra i popoli. Gli americani combattono per la libertà, i mussulmani combattono contro gli infedeli. Ma tutto ciò non è vero. Se il progresso e la cultura hanno creato nuove menti pensanti di questo tipo, preferisco rimanere ignorante.

18 set 2006

PROTEINA ANTITUMORALE

Scoperta la proteina antitumorale. Si chiama p21 e quando manca... sono guai Pavia, 22 agosto 2006
Da oltre mezzo secolo la scienza si trova a dover fronteggiare uno dei nemici più difficili da debellare, più insidiosi e spesso dalle mille sfaccettature tanto diverse l’una dall’altra, da rendere gravoso e a volte persino deludente il lavoro degli scienziati: il cancro. Così che, nonostante gli enormi passi avanti fatti dalla scienza nella diagnosi, nella prevenzione e nella cura di questa malattia, a volte, di fronte all’esito infausto di alcune forme tumorali, si resta come basiti e impotenti di fronte a quella che è ancora oggi è definita la malattia del secolo.Ma oggi, nell’immenso mosaico delle scoperte volte a fronteggiare e un domani a debellare per sempre il cancro, si è aggiunto un ulteriore tassello in più dato dall’impegno costante dei ricercatori dell’équipe del dr. Ennio Prosperi dell’Istituto di Genetica Molecolare del Cnr di Pavia, in collaborazione con il laboratorio di Patologia Generale (dipartimento di Medicina Sperimentale) dell’Università di Pavia e del “Max Delbruck Center for Molecular Medicine” di Berlino. Questi risultati sono stati pubblicati sulla rivista Journal of Cell Science.Con complicatissime metodiche di ingegneria genetica e biologia molecolare, gli studiosi sono giunti alla determinazione che alcuni tipi di cancro derivino dalla diminuzione di una proteina coinvolta nei processi di riparazione del DNA, chiamata Proteina p21.Secondo i ricercatori, tale proteina, spesso operando insieme ad un’altra, nota col nome di PCNA, si localizzerebbe nei siti laddove si è avuto un danno per svolgere la sua indispensabile funzione primaria di riparatrice del guasto avvenuto. In alcuni tipi di tumore, tuttavia, o laddove vi sia un originario difetto del DNA, mancherebbe proprio l’azione di questa proteina, col risultato che il cancro oltre a manifestarsi, continua a diffondersi senza controllo.La scoperta che segue una precedente acquisizione che riconosce alla Proteina p21 il ruolo di riparatrice fisiologica dei guasti da cancro, conclama definitivamente non solo l’evidenza che laddove manchi tale proteina il cancro ha vita facile, ma addirittura chiarisce, una volta per tutte, il ruolo che questa sostanza ha nel riparare il danno quando questo si sia verificato e, soprattutto, di difendere l’organismo contro gli agenti cancerogeni presenti nell’ambiente che lo circonda.Oltretutto, tale importante scoperta, consentirà di produrre in laboratorio tutti quei farmaci antitumorali che inducano l’organismo a fornirsi, spontaneamente, delle giuste quantità di Proteina p21, con la speranza di poter strappare quanti più pazienti possibili alle grinfie di questa temibile patologia.

Fonte: CNR Autore: Giuliano Marchese

17 set 2006

SITO DI BUONE NOTIZIE

Visto che il mio blog non deve diventare quello della malinconia assoluta e della depressione, ho deciso di aggiungere ad ogni post, qualche buona notizia. In rete ho trovato un sito specializzato in buone notizie. Ve lo propongo

http://www.buonenotizie.it/asp/

16 set 2006

TELECOM E TIM


Tronchetti Provera lascia la conduzione delle due più grandi compagnie telefoniche italiane con miliardi di debito. Si sapeva che era molto bravo nel condurre i propri interessi ma non quelli dei clienti. I clienti siamo noi sempre più tartassati e mai considerati. Che personaggio spietato...

11 set 2006

11 SETTEMBRE 2001


Cinque anni fa crollavano le torri gemelle e il mondo intero tremò per paura del terrorismo. Oggi nessuno ha più paura. Credo che la guerra sia solo un grande e sporco affare. Io non lo voglio un mondo così! Mi piacerebbe essere meno drammatico ma ogni tanto vorrei sentire anche una buona notizia.
Riporto l'indirizzo di un sito che spiega bene cosa è successo in quel giorno e di chi siano le vere responsabilità.

10 set 2006

VITTORIA FERRARI A MONZA


Quando a Monza vince la Ferrari è sempre una grande festa. La mia città si riempie di bandiere del cavallino. A dir la verità sono anch'io un pò triste che il tedesco abbia deciso di ritirarsi.
Michael Schumacher
(Hürth, Germania, 3 gennaio 1969) è un pilota di Formula 1, sette volte campione del mondo, di cui cinque consecutive con la Ferrari. È considerato uno dei più forti piloti di tutti i tempi ed è il detentore della maggior parte dei record della F1 tra cui quello di titoli, di Gran Premi vinti e di pole position.
La carriera

Michael Schumacher inizia la sua avventura coi motori all'età di quattro anni, quando inizia a guidare un kart sul circuito di Kerpen, di cui il padre era il gestore. Dopo aver fatto esperienza, nel 1984 viene contattato da un imprenditore della zona, Jürgen Dilk, che era rimasto impressionato dal ragazzino, per aiutarlo con un sostegno economico; negli anni seguenti Michael vince il titolo Juniores, tedesco ed europeo.
Nel 1988 avviene il salto dai kart alle monoposto. Grazie a Dilk partecipa al campionato di Formula Ford tedesco e a quello europeo: si piazza rispettivamente sesto e secondo, in quest'ultimo alle spalle di Mika Salo. Ma nello stesso anno viene aiutato anche da Gustav Hoecker, concessionario del marchio Lamborghini, a gareggiare in Formula König, serie addestrativa che utilizza telai e motori della italiana Formula Panda: vince nove gare su dieci laureandosi facilmente campione.
Il passaggio scontato per Schumi sarebbe la Formula 3, ma Dilk gli fa capire che non può permettersela. Sulla strada del tedesco compare però Willi Weber, che possedeva un suo team nel campionato. Stupito per le abilità mostrate da Schumacher, decide nel 1989 di fargli siglare un contratto biennale in cui, oltre a garantirgli un posto sulla sua F3, si occupava della sua carriera. Quell'anno sfiorò il titolo, battuto di un punto da Karl Wendlinger.
Nel frattempo la Mercedes stava accarezzando l'idea di un ritorno alla F1 dopo averla abbandonata nel 1955: Jochen Neerpasch, responsabile del reparto corse della Case della stella a tre punte, era la mente del progetto. Il punto di partenza sarebbe stato la creazione di uno Junior Team Mercedes, che avrebbe partecipato nel Campionato di Classe C, sotto la direzione di Peter Sauber. Facevano parte della squadra Heinz-Harald Frentzen, Karl Wendlinger e lo stesso Michael Schumacher. Nel 1990 aveva vinto in Messico e si era piazzato secondo a Digione e al Nürburgring, e nel 1991 aveva partecipato alla classica delle classiche, la 24 ore di Le Mans, giungendo al 5. posto (insieme a Wendlinger e Kreutzpointer) e marcando il giro più veloce.
La Mercedes aveva permesso a Schumi di continuare a gareggiare in F3: nel 1990 aveva vinto il titolo tedesco e le prestigiose gare internazionali di Macao e del Monte Fuji. Ma l'obiettivo principale era e rimaneva la Formula 1: la Casa di Stoccarda avrebbe aiutato Michael a trovare un posto nel Circus, ma a patto che se fosse entrata come Costruttore, il tedesco sarebbe stato la prima guida. Il progetto non si realizzò mai, poiché la Mercedes fu spaventata dagli eccessivi costi e si limitò a fornire il proprio motore alla McLaren.

Gli anni alla Benetton

Michael Schumacher ha debuttato in Formula 1 nel 1991 al volante della Jordan. La squadra irlandese, rivelazione della stagione, aveva bisogno di sostituire Bertrand Gachot, trattenuto in stato di arresto a Londra, per il Gran Premio del Belgio, sul celebre circuito di Spa. Al primo contatto con la pista belga con una Formula 1, Schumacher si qualifica in un brillante settimo posto. La sua gara si conclude comunque dopo poche centinaia di metri, a causa della rottura della frizione.
La prestazione in Belgio lo ha comunque portato all'attenzione dei top team. Flavio Briatore direttore del team Benetton, gli offre subito un contratto, che Schumacher firma, per affiancare Nelson Piquet. La questione contrattuale con il team Jordan viene chiusa girando alla squadra irlandese la seconda guida del team Benetton, Roberto Moreno. Nelle rimanenti gare della stagione 1991 si dimostra piuttosto consistente, ed ottiene alcuni piazzamenti nei punti.
Al termine della stagione 1991, Piquet lascia la Formula 1, ed il suo posto alla Benetton viene preso da Martin Brundle. La stagione 1992 è monopolizzata dalle Williams-Renault. Schumacher comincia ad inserirsi stabilmente nelle posizioni di maggior rilievo, ottenendo alcuni podi, fino alla prima vittoria, ottenuta di nuovo a Spa, nel Gran Premio del Belgio. Alla fine della stagione è terzo in classifica mondiale, dietro le due imprendibili Williams, e davanti ad Ayrton Senna, tradito in diverse occasioni da una McLaren spesso inaffidabile. Comincia a delinearsi la rivalità tra il fuoriclasse brasiliano e l'emergente pilota tedesco: in Brasile Schumacher accusa pubblicamente Senna di averlo ostacolato in gara con comportamenti poco ortodossi, mentre in realtà era l'elettronica della McLaren ad essere responsabile degli improvvisi rallentamenti del brasiliano. In Francia, Schumacher tampona Senna al primo giro: dopo l'interruzione della gara per la pioggia, Senna, già in borghese, discute animatamente con Michael spiegandogli il suo punto di vista riguardo ai rapporti con la stampa e con gli altri piloti.
La stagione 1993 dovrebbe essere quella della definitiva consacrazione. La Benetton ottiene una fornitura esclusiva di motori Ford, di uno step superiore a quelli in dotazione alla McLaren. Inoltre, sono allo studio sistemi di traction control e di sterzata sulle 4 ruote, che promettono di rendere ulteriormente competitiva la vettura. Il nuovo compagno di squadra di Schumacher è Riccardo Patrese, in quella che sarà la sua ultima stagione al volante. L'annata è tutto sommato soddisfacente, con arrivi a podio ed una ulteriore vittoria in Portogallo, ma Schumacher non è mai realmente in lotta per il titolo, anche per quest'anno appannaggio della Williams-Renault, in questo caso di Prost. In realtà l'unica resistenza alla Williams è quella di Ayrton Senna, che nella prima parte di stagione si dimostra nettamente più competitivo, ottenendo anche per il proprio team la stessa fornitura di motori della Benetton a partire da metà stagione.
Il 1994 è l'anno della rivoluzione tecnica introdotta da Mosley: viene eliminata tutta l'elettronica, che dominava ormai il panorama tecnico con sospensioni attive, controllo di trazione e meccanismi di partenza automatici. Vengono anche introdotti i rifornimenti in gara, nella speranza di aumentare lo spettacolo e la competizione, dopo due annate dominate da un singolo team. La Benetton si presenta in grande forma, nonostante sia dotata del V8 Ford, contro il V10 Renault che equipaggia la Williams, su cui finalmente riesce a trovare posto Ayrton Senna. Ma la stagione prende subito una brutta piega, con i gravi incidenti di Lehto a Silverstone, che lo costringeranno a saltare le prime gare, e di Alesi, anche lui costretto a saltare due gare. Le prime due gare vedono un dominio di Schumacher, con Senna che sbaglia in Brasile e che viene buttato fuori alla partenza in Giappone. Il successivo week-end di Imola, con la morte di Senna e Ratzenberger, il ferimento di Barrichello, ed i gravi incidenti in partenza e corsia box che coinvolgono anche spettatori e meccanici, chiude un'epoca ed impone al mondo della Formula 1 una riflessione profonda. La Federazione introduce una serie di misure correttive per migliorare la sicurezza, in successivi interventi regolamentari, mentre in pista Schumacher prosegue la teoria di vittorie e di podi che paiono destinarlo ad un facile successo finale. Al termine del Gran Premio di Francia, il vantaggio del tedesco su Damon Hill è di quasi 40 punti. Il periodo successivo vede accadere più cose nelle aule dei tribunali che in pista: a Silverstone, Schumacher supera Hill nel giro di ricognizione, non rispetta la penalità che gli era stata comminata e viene pertanto squalificato; il mancato rispetto della bandiera nera viene punito con ulteriori due gare di squalifica, ma per permettere al pilota di correre la gara di casa, la squadra interpone appello. In Germania Schumacher è vittima di un ritiro, mentre il suo compagno di squadra, Verstappen, è protagonista di un incendio nel corso del rifornimento. La successiva indagine della FIA mette sul banco degli imputati la Benetton per aver manomesso il dispositivo di rifornimento, accusa che si va ad aggiungere all'utilizzo di codice proibito con funzioni di controllo di partenza sulle vetture del team italiano. Al Gran Premio del Belgio Schumacher vince ancora, ma l'eccessivo consumo del fondo in legno introdotto a partire da Hockeneim porta ad una nuova squalifica. Schumacher salta i due Gran Premi successivi per i fatti del Gran Premio di Gran Bretagna, e quando torna in pista a Jerez il suo vantaggio è ridotto ad un punto. Vince a Jerez, ma viene battuto da Hill nel bagnatissimo Gran Premio del Giappone, e i due rivali si presentano alla gara finale divisi da un solo punto. Schumacher comanda la prima parte del Gran Premio di Australia con Hill che segue a breve distanza, fino a quando commette un errore e scivola contro il muro all'esterno di una curva. Alla curva successiva Damon Hill cerca di infilarsi all'interno, vedendo il rivale in difficoltà, ma Schumacher chiude la porta ed il contatto è inevitabile. La Benetton finisce contro le gomme di protezione, mentre la Williams prosegue, ma ha una sospensione rotta in modo irreparabile. Il titolo di Campione del Mondo 1994 è di Michael Schumacher.
La stagione 1995 vede la Benetton spinta dallo stesso motore Renault V10 utilizzata dai rivali della Williams e Schumacher è affiancato da Johnny Herbert. La prima fase del mondiale è controversa: in Brasile Schumacher è vittima di un incidente nelle prove causato dalla rottura dello sterzo. Vince la gara, grazie anche ad un ritiro di Hill, ma la vittoria viene in un primo momento annullata per non conformità del carburante utilizzato. La scelta finale della FIA è quella di lasciare i piazzamenti ai piloti che hanno utilizzato i carburanti ELF, ma di togliere i punti alle squadre per il campionato costruttori. Schumacher torna alla vittoria solo con il Gran Premio di Spagna, dopo un brutto incidente ad Imola, e continua la stagione con un alternarsi di vittorie e prestazioni interlocutorie. A Silverstone ed a Monza è protagonista di due incidenti con Damon Hill, che lo tampona in entrambe le occasioni, mentre i due sono in lotta per il primato. A Spa è autore di una prestazione maiuscola: ottiene la vittoria partendo dal sedicesimo posto in griglia e si impegna in uno spettacolare duello su pista bagnata con Hill, pur montando gomme da asciutto. Il finale della stagione europea vede Schumacher avvantaggiarsi in classifica sul rivale, fino alla conquista del titolo con due gare di anticipo, sul circuito di Aida nel Gran Premio del Pacifico. Con la successiva gara in Giappone, la squadra conquista il titolo costruttori, che le era sfuggito l'anno precedente.
Nel frattempo, già dall'estate, Schumacher ha preso una decisione fondamentale per il proprio futuro professionale, firmando un contratto biennale con la Ferrari.
L'era Ferrari

Michael Schumacher festeggia al volante della sua F1
Nel 1996 è diventato prima guida della Ferrari, scuderia con la quale diventerà il pilota più titolato della storia della Formula 1.
Nel luglio 1999, al Gran Premio di Gran Bretagna (Silverstone) un incidente gli provoca la frattura della gamba destra, che lo terrà fuori dalle corse fino al penultimo appuntamento mondiale (in Malesia, dove conquistò la "pole" e cedette la vittoria a pochi giri dalla fine della gara al compagno di scuderia Eddie Irvine, in quel momento in lotta per il titolo mondiale).
Nel 2000, dopo quattro stagioni segnate dai successi della Williams e della McLaren, ha riportato il titolo piloti a Maranello, dove mancava dall'ormai lontano 1979.
Nel 2001 ha raggiunto il record di 4 titoli iridati detenuto da Alain Prost e nel 2002 ha conquistato facilmente il suo quinto titolo iridato, eguagliando il record di Fangio.
Nel 2003 Schumacher ha continuato la striscia vincente, laureandosi campione del mondo al termine di una stagione molto combattuta.
La fame di successi non sembrava ancora essersi sopita. Nel 2004 vince matematicamente il titolo piloti a Spa, nonostante rimangano ancora quattro gare da disputare per concludere la stagione.
Nel 2005, però, il ciclo si interrompe: la Ferrari è nettamente in difficoltà, Schumacher non riesce a vincere nessun Gran Premio, escluso quello molto discusso di Indianapolis, dove, dinnanzi ad una folla inferocita, il campione tedesco conclude per primo la gara, seguito da sole altre cinque auto, dopo che le altre scuderie si erano ritirate per problemi di affidabilità delle proprie gomme. Al termine della stagione è Fernando Alonso a laurearsi campione del Mondo, portando a casa anche il titolo costruttori per la Renault; il pilota tedesco riesce comunque a classificarsi al terzo posto del campionato del mondo ma a grande distanza.
Nel 2006, dopo un avvio difficile, vince il primo GP a Imola, il successivo al Nürburgring e i Gran Premi di Indianapolis, Magny-Cours e Hockenheim, mettendo a dura prova il suo rivale Fernando Alonso e la Renault per la conquista del titolo iridato.
Il campione ha annunciato il ritiro dopo la vittoria nel Gran Premio d'Italia a Monza il 10 settembre 2006; il pilota tedesco disputerà l'ultima gara della sua carriera il 22 ottobre 2006, sul circuito di Interlagos in Brasile.

6 set 2006

GIOCARE FA BENE


Il gioco è un'attività ricreativa che coinvolge una o più persone (i giocatori), basata su:
un obiettivo che i giocatori devono cercare di raggiungere (che può anche essere diverso per ciascun giocatore) nell'ambito dell'attività di gioco. Un insieme di regole, che determinano ciò che i giocatori possono e non possono fare durante l'attività ludica; intraprendere un'azione al di fuori delle stesse costituisce generalmente un errore o fallo (e se quest'ultimo è intenzionale significa barare). I giochi nascono o da cultura popolare o da inventori (purtroppo non sempre identificabili) e seppure il loro scopo sia di fornire intrattenimento e divertimento, spesso riescono a raggiungere anche notevoli risultati educativi. Nella prima età con i giochi basati su forme, lettere e colori, nei periodi successivi con l'esercizio della memoria (es. giochi con le carte e di quiz), con l'invito al ragionamento (es. scacchi, giochi di strategia) e l'apprendimento di alcune realtà (es. programmi di simulazione). Ma non dimentichiamo anche come elemento base del gioco la fortuna, il caso, l'alea; come in molti giochi d'azzardo o di percorso. Alcuni giochi possono coinvolgere un solo giocatore, che gioca in "solitario", ma, nella maggior parte dei casi, essi prevedono una competizione tra due o più. Nel corso dell'intera storia umana l'attività ludica ha sempre rivestito un enorme importanza. Giocare è una delle attività che accomuna tutto il genere umano: pur con forme e modalità diversissime la componente ludica è presente in tutte le culture. Il gioco è studiato da tantissime discipline (filosofia, antropologia, psicologia, sociologia, etc...) che spesso arrivano a conclusioni anche molto distanti, probabilmente a causa della sua intrinseca polisemicità, ma tutte riconoscono al gioco la "gratuità", il fatto cioè di non essere strettamente necessario, di esulare da necessità puramente pratiche, senza per questo voler sminuire la funzione dell’atteggiamento ludico nel processo di formazione.

5 set 2006

IL CONTROLLO DELLA MENTE


ARTICOLO RIPORTATO DAL SITO:
www.disinformazione.it 30 agosto 2006

Al giorno d’oggi si sente spesso menzionare il termine “controllo e manipolazione”, in particolar modo quando si tratta l’argomento “mass media” ovvero mezzi di comunicazione. Manipolazione delle notizie, manipolazione dell’informazione, messaggi subliminali, condizionamento mentale al fine, ad esempio, di avere il controllo sull’opinione pubblica, e chi più ne ha più ne metta. Numerose ricerche più o meno note, più o meno attendibili, hanno dimostrato le varie subdole forme di condizionamento e controllo mentale provenienti dalla sfera televisiva, pubblicitaria, dal cinema ai cartoni animati, dai giornali alle riviste ai libri e così via. Ci sono dati sufficienti però, per dichiarare che tali azioni non vengono solamente compiute attraverso questi mezzi.
Qualcuno, in materia di controllo, infatti, è andato oltre ed ha documentato i risultati degli immensi “sforzi” delle agenzie federali statunitensi: CIA (Central Intelligence Agency), FBI (Federal Bureau of Investigation), DIA (Drug Information Association), DEA (Drug Enforcement Administration), NSA (National Security Agency), NRO (National Reconnaissance Office), FINCEN (Financial Crimes Enforcement Network), le quali all’unisono hanno collaborato alla creazione di una Carta D’Identità computerizzata (Universal Biometric Card), sottoforma di biochip, che impiantato nei futuri neonati garantirà la completa disponibilità ed il facile reperimento di tutte le informazioni riguardanti l’individuo come il suo DNA, le sue caratteristiche fisiche e mentali e sarà facilmente rintracciabile grazie ad un sistema di sorveglianza che verrà gestito in toto dalle suddette agenzie di vigilanza, dal Ministero della Difesa americano e, addirittura, dalle polizie locali.
Ogni individuo potrà essere monitorato 24 ore su 24 da un Grande Fratello che avrà anche la facoltà di individuare i famosi “Thought Crimes” ovvero i Crimini Potenziali non ancora commessi ma prodotti dalla mente di qualcuno, grazie alle leggi del sospetto (Anti-Crime Bill del 1994 e Patriot Act del 2001) che il governo americano ha approvato e attuato. Questi sfortunati pensatori saranno, purtroppo, in un futuro non troppo lontano, arrestati prima ancora di poter compiere il malfatto e senza aver possibilità di dimostrare la loro innocenza (vedi il film Minoriry Report, di Steven Spielberg)
Nonostante la pericolosità della situazione qui sopra descritta, c’è molto da riflettere se si considera che l’intelligence statunitense lavora ormai da più di mezzo secolo al programma di controllo e manipolazione mentale. Risalgono, infatti, agli anni ’20 i primi esperimenti dell’organizzazione che si chiamerà OSS prima (Office of Strategic Service) e successivamente CIA, che avevano come scopo il controllo radio del cervello da prima operato sugli animali attraverso l’applicazione di elettrodi sul capo. Successivamente venne sviluppato su cavie umane un programma chiamato “Valutazione Critica del Metodo Ipogenetico” attuato dal fisiologo parapsicologo russo Vasiliev. Si trattava di un controllo radio del cervello su individui che si trovavano in una stanza adiacente a quella del professore o in stanze ancora più lontane. Coloro, quindi, che finora sono stati convinti che l’inizio di tali esperimenti sia da ricondursi al periodo hitleriano e agli studi “sanguinari” effettuati all’interno dei campi di concentramento, dovranno purtroppo rivedere le loro ottimistiche opinioni in merito ai nostri alleati d’oltreoceano (anche se numerosi membri della CIA sono stati proprio personaggi delle SS e della GESTAPO tedesche). Sono più di ottant’anni di lavoro alle spalle e si suppone, quindi, che le ricerche siano già a buon punto.
Non molti anni dopo le prime prove su animali, la CIA fece costruire una clinica di Controllo Sperimentale Della Mente a Montreal, il costo della quale fu totalmente a carico della Fondazione Rockefeller. La direzione di tale struttura venne affidata allo psichiatra D. Ewan Cameron, il quale venne presto a contatto con l’ambiente nazista tedesco entro il quale aveva la possibilità di disporre di tutto il materiale umano di cui necessitava. Il braccio destro di Cameron era il Dr. Walter Freeman, il quale nella sua carriera poteva vantare 4.000 lobotomie frontali effettuate nell’arco di 20 anni su pazienti che soffrivano di depressione o paranoia. Con l’aiuto di altri studiosi, essi furono finanziati per sperimentare l’annullamento e la destrutturazione della personalità di alcune cavie umane.
Tali scientifici esperimenti consistevano nella somministrazione di dosi massicce di LSD (Acido Lisergico), barbiturici fino ad indurre il sonno per 65 giorni continuativi, elettroshock operati ad una potenza 75 volte più alta delle dosi raccomandate. Una volta cancellata la mente della cavia si procedeva alla riprogrammazione della stessa attraverso la ripetizione di messaggi registrati per 16 ore al giorno. Cameron divenne e rimase fino alla sua morte, nel 1967, il presidente dell’Associazione Psichiatri di Canada e America.
I suoi esperimenti continuarono grazie al SEI, Scientific Engineering Institute di Boston, centro che fungeva da copertura per la CIA , all’interno del quale si progrediva nello studio del controllo della mente attraverso l’applicazione di elettrodi nel cervello. Già nel 1962 circa, il Dr. Baldwin studiò gli effetti dell’irradiazione del cervello di una scimmia con segnali radio. Il dottore dopo aver decapitato la testa della povera scimmia, la trapiantò sul corpo di un’altra cercando di riportarla in vita attraverso la saturazione radar! Sempre lo stesso anno il Dr. Stephen Aldrich, sostenitore delle ricerche occulte, prese il controllo dell’Ufficio Ricerche e Sviluppo dando inizio all’Operazione “Often”, un’investigazione dell’occulto. La sua teoria di manipolazione del cervello a distanza era basata sulla tecnica “psichica”.
Gli scienziati della CIA, collaboratori di Aldrich erano specializzati nella chirurgia stereotassica, semplificando di molto l’applicazione di elettrodi sul cervello che servivano ad azzerare la mente e a prepararla alla chirurgia “ipnotica ricostruttiva”.Per chi se lo sta chiedendo, è ovvio che tali ricerche dovevano per forza essere finalizzate anche all’applicazione strettamente militare. E’ abbastanza noto un progetto chiamato ARTICHOKE che la CIA aveva già programmato dal 1950. Tale progetto doveva servire alla formazione di un soldato che fosse una sorta di pupazzo sanguinario e assassino con la memoria vuota come una scatola, la quale veniva riempita attraverso stimolazione elettrica (rientra l'MK-ULTRA)
Il passo successivo a quanto sopra descritto è ciò che viene identificato sotto il nome di “Tecnologia Cibernetica”. Dopo, infatti, aver creato il soldato “perfetto” si trattava di creare il mezzo più affidabile, infallibile e mimetizzabile per trasportare informazioni top secret. E’ stata resa nota una brochure riassuntiva della CIA che risale al 1965 circa, nella quale si descrive una ricerca effettuata da un Distretto della Columbia, dove si afferma il successo ottenuto nel realizzare un “Mezzo Biologico di Comunicazione” ovvero un “…mezzo attraverso il quale le informazioni di media importanza possono essere somministrate a umani utilizzando altri sensi diversi dalla vista e l’udito…”.
Nella stessa nota si sosteneva, inoltre che “… La Cibernetica può essere usata per plasmare il carattere di un bambino, per inculcare conoscenze e tecniche, per istituire un sistema di esperienze comuni, per stabilire l’andamento del comportamento sociale…tutte funzioni che possono essere riassunte nel pieno controllo dei processi di crescita degli individui.” Si ritiene che la tecnologia per fare ciò provenisse dalla Russia, in quanto si faceva riferimento ad uno studio “…basato su ricerche provenienti dall’Est dell’Europa”. Ecco quindi che ci si ricollega alle già più note e recenti sperimentazioni sulle personalità dissociate, effettuate dalla CIA.
Ma fu con la scoperta delle microonde nel 1965, grazie all’aiuto dell’Ambasciata Americana di Mosca, che l’Agenzia per i Progetti di Ricerca Avanzati (ARPA) sotto la guida del Dr. Jose Delgado progettò di costruire armi invisibili “…molto più pericolose delle distruzioni atomiche”. Egli diceva, alla luce della sua immensa conoscenza del cervello umano, che “..ora possiamo trasformare, dare forma, comandare l’uomo robot. Penso che il più grande pericolo per il futuro…sarà che avremo robotizzato esseri umani i quali non saranno affatto coscienti del fatto di essere stati robotizzati”.Ma la soffiata dell’Ambasciata Americana costò, successivamente, l’inizio della Guerra Fredda.
Proprio con il Progetto PANDORA vennero studiati gli effetti delle microonde allo scopo di condizionare le azioni di un individuo a distanza e per facilitare il lavaggio del cervello o il crollo totale dei prigionieri sotto interrogatorio.
Credo che a questo punto, considerate tutte le evoluzioni delle suddette ricerche (si potrebbe continuare oltre) e sperimentazioni e l’affidabilità e l’etica di coloro a cui sono state assegnate possa non essere difficile accettare l’esistenza di sistemi militari come HAARP o come i satelliti così detti “Killer”, quelli cioè che irradiano onde elettromagnetiche su porzioni di territorio per colpirne gli esseri che lo abitano fino, in alcuni casi, ad indurne la morte. Esiste anche una terza via, quella del “terrorismo telepatico” ovvero intaccare parti di cervello di un individuo legate alla memoria e indurlo in uno stato di schizofrenia a seguito della continua percezione di voci all’interno della sua testa. Questi ultimi casi risalgono alla metà degli anni ’70, come il caso di Marti Koskii, abitante di Edmonton in Canada.
Purtroppo i meccanismi di acquisizione del potere anche attraverso il controllo delle masse, parte integrante della filosofia insita nel Nuovo Ordine Mondiale, sembrano non dare molta fiducia nei confronti del futuro dell’umanità. Eppure sono certa del fatto che possa esistere un alto livello di coscienza e consapevolezza in grado di contrastare questo tipo di azioni finalizzate a creare un popolo schiavo, svuotato di ogni tipo di attività emotiva e cerebrale, che debba servire solo ad arricchire e ad accrescere il potere dell’élite, degli Illuminati o Bilderberg come si vogliano chiamare.
E’ un dato di fatto che molte più persone si stanno “risvegliando” e acquisiscono, soprattutto grazie ad una corretta informazione, la capacità di analizzare gli eventi dell’attualità riconducendoli ad un quadro più generale. Ed è proprio l’abilità nel ricomporre i tasselli del mosaico e di comprendere i meccanismi che regolano la nostra realtà che si diventa liberi. E questi meccanismi, a dire il vero, sono tutt’altro che complessi, se si pensa che ciò che regola il mondo è la sete di potere infinita e senza regole di un ristretto gruppo di persone. E questo ristretto gruppo è quello che ha le possibilità ed i mezzi per far apparire le cose in modo tale che ci sembrino buone ed accettabili, cose che sembrino mettere al centro il benessere di ogni individuo comune, in modo tale da non contrastare i loro piani di dominio, ma di diventarne parte, legittimandoli. La verità è che quelle cose non sono né buone né accettabili.

La verità rende liberi.

4 set 2006

CONTROLLO DEL PESO


fonte: Istituto Nazionale della Nutrizione

Un sistema rapido per il calcolo del peso ideale è costituito dalla FORMULA DI LORENZ:

(h-100) — [(h-150)/ 2]

N.B. h=altezza in centimetri

Es. Donna di 25 anni, alta 1,75m, che pesa 60 Kg:

(175-100)-[(175-150)/2] = 75 — 12,5 = 62,5 cioè la paziente è 2 kg in sottopeso

2 set 2006

UN SETTEMBRE DI SOLE

Non vorrei portare sfiga, ma le previsioni dicono così. Io per il momento mi sto godendo il sole caldo ma non troppo, un pò come la ragazza nella foto (è una foto presa dal web). A settembre è più bello fare le ferie dicono alcuni, non so penso io, sarà perchè c'è meno confusione nelle località di mare o forse perchè il caldo non è fastidioso come in Agosto. Il fatto è che anni a dietro, faceva già freddo a Milano. Speriamo che sia così. Buon sole a tutti...mi sono bruciato...ciao.