26 feb 2007

SI PARTE


25 feb 2007

VANESSA INCONTRADA


La mia donna ideale.

24 feb 2007

LUPO DE LUPIS



Una pizza, 2 birre, un sorbetto alla "modica" di cifra di 26 euro!
Fra una battuta e l'altra, il proprietario della pizzeria, era contento per la caduta del governo Prodi...troppe tasse secondo lui.

18 feb 2007

SISTEMA OPERATIVO GRATIS


Ubuntu è un sistema operativo basato su linux. E' gratis e funziona molto bene! Ritengo sia un'ottima alternativa a Microsoft XP. Per tutte le informazioni e per ottenere il programma cliccate su questo indirizzo:

http://www.ubuntu-it.org/
Per sapere come installarlo:

17 feb 2007

16 feb 2007

LA PARANOIA

Nella cultura popolare, il termine paranoia viene usato per descrivere eccessiva preoccupazione nei confronti del proprio benessere, suggerendo talvolta che una persona abbia convinzioni persecutorie riguardanti una minaccia nei propri confronti o verso le sue proprietà, che sono spesso legate a una credenza nelle teorie del complotto.

15 feb 2007

LA TERRA DEI CACHI

Senza prove certe, il caso delle nuove brigate rosse, mi sembra una bella montatura giornalistica. Ci sono degli indagati fra gli inscritti CGIL, ma il tutto non mi convince. Il nano e la banda bassotti hanno sul groppone condanne e prescrizioni eppure la stampa non ha battuto ciglio.
Ieri sera sulla RAI trasmettevano l'ennesimo film sulla MAFIA: " la cattura di Provenzano ".
Ricariche telefoniche si, ricariche no! Alla fine toglieranno la ricarica ma aumenteranno le tariffe.
Alitalia vola sempre più in alto...fra poco diventerà di un altro stato.
La Telecom mi telefona sempre più spesso dopo che un anno fa ho disdetto l'abbonamento.

Il politico, assunto dal popolo, può avere precedenti penali mentre l'operaio assunto dal padrone no!

A Vicenza, nonostante la manifestazione, allargheranno lo stesso la base AMERICANA!

A Monza, stanno aggiustando strade e anche un padiglione dell'ospedale dopo parecchi anni dalla sua costruzione.
Sono PARANOICO oppure le cose funzionano male davvero?





14 feb 2007

BRIGATE ROSSE


Brigate rosse alla riscossa, bandiera rossa, bandiera rossa. Non vorrei prendermi una denuncia per APOLOGIA DI REATO! Ma come mai ritornano le brigate rosse in Italia? Come mai volevano fare un attentato alla casa del NANO? Forse perchè il nano ci tiene alle sorti del paese? Forse perchè in Italia devono allargare la base di Vicenza, fare la TAV, coprire il caso ABU OMAR con il segreto di stato, infangare la CGIL? Perchè sono ritornate LE BRIGATE ROSSE?
In TV parlano solo di mezze verità!
Giornalisti scrivete un blog e dite qualche verità!

13 feb 2007

IL FUOCO


Per fotografare il fuoco usate lo stesso il flash per schiarire le parti più buie. Ricordatevi che il flash si usa anche in piena luce.

12 feb 2007

CENTRO STORICO

Monza, via Italia

Il controluce è un effetto molto fastidioso in fotografia perchè smorza la brillantezza dei colori.

11 feb 2007

IN SALA POSA


La luce laterale crea una forte ombra sul viso della donna. Risalta il fiore di colore rosso poggiato sulla spalla. E' una foto COSTRUITA in sala posa.

10 feb 2007

ALLEGRIA, ALLEGRIA!


Il ministro della giustizia Mastella è un uomo che mi mette di buon umore. Come politico fa ridere. Ha la faccia da ragazzino dispettoso.

9 feb 2007

BUON UMORE


Vi lascio 5 consigli per il buon umore:


1) Non guardate i telegiornali mentre siete a pranzo
2) Provate a comprare un gratta e vinci da 5 euro, non si mai...io ho vinto 15 euro.

3) Sorridete a tutti, tanto i problemi non si risolvono con il musone o con la malinconia.

4) Evitate di parlare male dei colleghi

5) Fatevi una bella RISATA
BACI E ABBRACCI A TUTTI

7 feb 2007

ALLEGRIA!


Cari amici Blogger vi propongo di scrivere 5 cose POSITIVE della vostra vita.

Ecco le mie cinque cose positive:


1) Ho scoperto che esiste tanta gente in rete che la pensa come me.


2) Il mercato del lavoro è in ripresa


3) Le donne hanno capito che sono belle anche se pesano più di 60 kg


4) Si sta creando la cultura degli onesti


5) Il mondo diventerà ecologico

6 feb 2007

LA VIOLENZA

ARANCIA MECCANICA (un film da vedere e da capire)

Tutti i giorni siamo costretti a vedere e sentire episodi di violenza. La TV presenta un mondo pieno di cattiveria. I cartoni animati come i telefilm ci bombardano con scene cruente. Perchè? Per cambiare le cose bisogna trasmettere POSITIVITA' e non aggressività come succede la domenica allo stadio. La mia filosofia di vita è che tutto si può migliorare. Bisogna procedere per la strada giusta. L'informazione e la cinematografia percorrono una strada SBAGLIATA perchè propongono odio. Non si combatte la violenza con la repressione; non si può istigare i giovani con VIDEOGIOCHI AMMAZZATUTTI. La violenza dei nostri giorni è un sitomo pericoloso che va capito da tutti. Se vogliamo un mondo migliore, dobbiamo proporre alternative di incontro, di rispetto e ogni tanto voltare le spalle al DIO denaro.

3 feb 2007

COLLOQUIO DI LAVORO


IO NON SONO NAZISTA MA GLI ADDETTI ALLA SELEZIONE DEL PERSONALE. . .


Il colloquio di lavoro è la fase centrale e determinante della selezione del personale in cui hai l’opportunità di illustrare e valorizzare le tue competenze per far capire di essere un buon candidato (e magari il migliore) per ricoprire il profilo per cui ti candidi.
Il colloquio è un momento carico di tensione non solo per te ma anche per il selezionatore. Infatti chi ti sta di fronte ha l’arduo compito di raccogliere una serie di informazioni che gli permettano di formulare un giudizio preciso su di te, e stabilire se sei il candidato “giusto” per quel lavoro. Sbagliare significa assumere la persona sbagliata con tutti i relativi problemi che questo comporta: perdita di tempo, denaro, produttività, ecc. La sua mente quindi è assillata da una serie di domande che necessitano di risposte precise ed esaurienti:

1) Come si inserisce questo candidato nell’azienda e nel suo gruppo di lavoro?
2) Ha doti di flessibilità, serietà, concretezza, impegno, apertura mentale, capacità di motivare gli altri e di sdrammatizzare i problemi?
3) Legherà con i suoi colleghi e i suoi superiori?
4) È motivato per questo lavoro?
5) Quanto sembra desiderarlo?
6) Potrà portare nuovi stimoli, positività, dinamismo, intelligenza ed energia nell’ufficio (reparto, gruppo, settore) al quale verrebbe destinato?
7) Manifesta un sincero interesse ed entusiasmo per l’azienda, per quello che facciamo e per quello che vogliamo fare in futuro?
8) Gli possono piacere le sfide, anche impegnative, che l’azienda affronta per giungere ai risultati previsti?
9) Possiede la professionalità e le competenze per svolgere al meglio i compiti assegnati?
10) È probabile che resti a lavorare per l’azienda o se ne andrà alla prima occasione?
11) Desidera questo posto solo per denaro?
12) Ha un aspetto gradevole? (dove “aspetto gradevole” non vuol dire “bella presenza” ma presentarsi in ordine e con la maggiore naturalezza possibile. Significa vestirsi pettinarsi, radersi, profumarsi come si farebbe per andare a quel lavoro, senza esagerazioni e affettazioni)
13) Possiamo permetterci di assumerlo?
Per trovare risposta a questi dubbi, il selezionatore ti formulerà una serie più o meno ampia di domande a cui dovrai rispondere in modo chiaro, esauriente e preciso.

Ricorda che i tuoi obiettivi nel colloquio sono:
14) mostrare una motivazione genuina alla posizione offerta;
15) presentare la tua persona e la tua professionalità;
16) mettere in risalto i tuoi punti di forza che ti rendono adatto alla posizione;
17) suscitare l’interesse del selezionatone affinché prenda in seria considerazione la tua candidatura.
L’unico modo per raggiungere questi obiettivi è prepararsi in modo professionale. Non ce ne sono altri.
La preparazioneLa preparazione al colloquio comincia diversi giorni prima e prevede:
18) la raccolta di quante più informazioni possibili (attraverso la ricerca informativa) sulla società e sulla mansione. Più informato sarai più avrai modo di impressionare il datore: denota interesse, curiosità, competenza e spirito d’iniziativa; la preparazione alle domande del selezionatore. Quello che il datore chiede è prevedibile: riprendi la parte del bilancio delle competenze, preparati le risposte e allenati ad esporle in modo chiaro e sintetico; la definizione di una lista di domande che desideri porre al selezionatore. Il colloquio è uno scambio di informazioni in cui anche il candidato ha il diritto e il dovere di porre domande sull’azienda, sul mercato e sulle caratteristiche del profilo da ricoprire. Prepara la lista delle cose che vuoi sapere e ricorda che la qualità delle tue domande serve al selezionatore per valutare quanto sei adeguato per il tipo di lavoro; la preparazione del materiale da portare al colloquio. Prepara tutti i documenti che possono supportare la tua candidatura: curriculum, pubblicazioni, ricerche, ecc.
l’identificazione della sede del colloquio. Perdersi alla ricerca della sede e giungere in ritardo spesso vuol dire giocarsi l’occasione. Fa un sopralluogo qualche giorno prima o utilizza una mappa o parti con largo anticipo, ma arriva puntuale! Decidere cosa indossare: la prima impressione è molto importante e il modo in cui ti vesti ha un forte impatto. Non ci sono regole generali se non quello di indossare abiti sobri e adatti alla società e al ruolo che vuoi ricoprire (evita qualsiasi eccentricità).
L’atteggiamento generaleDi seguito riportiamo alcuni punti importanti da tenere presente durante il colloquio: ricordati che sei lì per offrire qualcosa (in cambio dello stipendio), e non per elemosinare il lavoro che ti possono offrire. Cerca di tenere sempre in mente questa semplice e nobile verità: è sorprendente sentire quotidianamente come imprenditori, direttori ecc. rimangono favorevolmente colpiti da un atteggiamento propositivo rispetto ad un atteggiamento del tipo “qualsiasi cosa mi chiediate purché mi facciate lavorare”. Basta ricordare che come ti presenti durante il colloquio riflette il modo in cui lavorerai dopo; direttamente collegato alla precedente: attenzione ai primi momenti dei colloquio. Questi danno il tono, il “colore” di tutto il colloquio successivo. Alla tipica domanda “mi parli di Lei” oppure “come mai qui?”, che è volutamente generale per metterti a tuo agio (ma anche per farti scoprire), rispondi brevemente e chiaramente, parlando per non più di 2 minuti alla volta; dopo questi 2 minuti non lasciare mai cadere il silenzio: rivolgiti, gentilmente ma senza timore, al tuo interlocutore. Serve per allentare la tensione (che non esiste solo per te: chiunque seriamente interessato a ricercare un collaboratore ha il timore di non fare la scelta giusta), per mostrare l’atteggiamento aperto e dialogico che è in te, oltre che a farti un’idea più chiara di chi hai davanti. Hai illustrato brevemente chi sei e cosa ti aspetti dal lavoro e da quel posto: bene, chiedi pure se la persona davanti a te è d’accordo, o se quell’impiego ha determinate caratteristiche. Non criticare mai ex datori di lavoro, clienti, fornitori, colleghi: lo farai un giorno anche con la persona che hai davanti?
Esponi il lato positivo anche dei tuoi difetti (“... mi dica, quali sono i suoi lati deboli sul lavoro?”). Se sei ipercritico, rispondi: “Amo il lavoro fatto bene fino in fondo e a volte sono un po’ troppo esigente...”. Se hai bisogno di molta supervisione, puoi affermare “... sono scrupoloso e molto attento alle procedure.”; parla di soldi solo se a) sei ben informato su quanto prevedono i contratti o quella azienda, e b) solo dopo aver “sentito” la possibilità di assunzione; e ovviamente NON mentire, MAI. Un periodo di disoccupazione, una difficoltà in famiglia o negli studi può essere spiegato (non c’è bisogno di giustificarlo) in maniera matura, senza farne scaturire difetti o colpe che riguardano solo te, e il tuo passato. Si parla sempre, relativamente al colloquio di lavoro, dell’atteggiamento non verbale, di come si gesticola, di come si incrociano le braccia, si accavallano le gambe. Di cose su questo argomento se ne sono scritte parecchie, e forse a sproposito. Sapere intervenire sul proprio comportamento non verbale richiede tempo ed enorme attenzione, e nessuno ti chiede di diventare attore. Fortunatamente, siamo quello che siamo, con il nostro carattere e la nostra personalità, che ci rende unici e particolari, come le risorse che offriamo ad un potenziale datore di lavoro. Sii quindi te stesso, per quanto possibile, ed evita atteggiamenti artefatti. In fondo si tratta di una conversazione tra due persone con l’obiettivo di scoprire se le reciproche aspettative possono incontrarsi. Essere emozionati e tesi è naturale, e il selezionatore lo sa.

Domande tipiche del colloquio di lavoroChi fa il colloquio ha l’obiettivo di scoprire che tipo di persona e di lavoratore sei, nel breve lasso di tempo di circa un’ora. Le domande dovrebbero aiutare il selezionatore o il datore di lavoro a capire una serie di cose su di te che, nel caso tu abbia fatto un buon bilancio delle competenze, ti sono ben chiare e presenti. Il tuo obiettivo deve essere quindi di aiutare il tuo interlocutore a capire chi sei e perché sei la persona “giusta” per ricoprire il profilo per cui ti candidi. È impossibile prepararsi a tutte le potenziali domande che un selezionatore può porti, ma considera che molte di esse, sebbene formulate in modo diverso, cercano di raccogliere lo stesso tipo di informazioni. Riprendi l’autovalutazione, preparati un repertorio dei tuoi punti di forza (conoscenze, capacità, qualità personali) con esempi concreti che ne dimostrino il possesso e allenati a comunicarli in modo chiaro e preciso. Questo repertorio ti sarà utile per rispondere anche a domande meno prevedibili. Di seguito comunque riportiamo alcune domande tipiche del colloquio.

Domande personali

A) mi parli di Lei.
B) quali sono i Suoi obiettivi professionali?
C) ci dica quali sono i Suoi principali difetti e le principali qualità?
D) mi descriva una Suo giornata di lavoro tra 5, 10 anni.
E) qual è stato il Suo più grande fallimento e il Suo maggior successo?
F) da quanto tempo cerca lavoro? come mai da così tanto?
G) quale è il Suo lavoro ideale?
H) quali sono le occasioni in cui litiga con le persone, e perché?
I) come prende una decisione importante?
L) di solito che cosa fa la sera? e nel fine settimana?
M) quali programmi TV guarda e perché?
N) quali libri legge?
O) che hobby ha?

Esperienze professionali e formazione

1) riassuma brevemente il Suo curriculum.
2) come ha scelto il corso di studi?
3) come mai è stato bocciato?
4) come mai non ha terminato l’università?
5) che materie di studio ha preferito?
6) se ricominciasse, quale corso di studi sceglierebbe?
7) perché sta cercando un altro lavoro?
8) perché ha accettato l’ultimo lavoro?
9) cosa pensa dei Suo attuale datore di lavoro?
10) che cosa pensa dei Suoi colleghi?
11) che cosa Le piaceva di più e cosa di meno nel Suo impiego precedente? e in quello attuale?
12) mi parli del Suo peggiore e del Suo migliore datore di lavoro?

Lavoro proposto

1) che cosa pensa di questo lavoro?
2) perché si è candidato?
3) cosa conosce della nostra azienda?
4) quale è l’immagine pubblica della nostra azienda?
5) mi spieghi le ragioni per le quali dovremmo assumerla.
6) che cosa pensa di avere in più degli altri candidati?
7) non Le sembra di essere carente di esperienza?
8) quanto vuole guadagnare?
9) quanto guadagna ora?

COSA NOSTRA

Si fatica a capire cosa sia la mafia perchè essa è entrata nella nostra cultura da più di 100 anni. Il siciliano aspira mafia e non riesce a smettere! Al nord la mafia parla inglese. Siamo costretti ad abbassare la testa, a non disturbare chi andrebbe preso a calci in culo! Le ingiustizie ci sono e ci saranno sempre ma tutto tace, tutti hanno sempre i loro interessi e il cambiamento non sarà tanto facile. Vi segnalo due siti da vedere: http://www.ammazzatecitutti.org/17febbraio/2007/02/02/lo-spot-del-17-febbraio/#comment-168

2 feb 2007

LINUX

In foto Linus Torvalds, l'inventore di LINUX