13 mag 2006

GIUSTIZIA TELEVISIVA


Dieci anni di carcere, cinque di interdizione dalle televendite e un risarcimento milionario:
questa è la sentenza pronunciata dal tribunale di Milano contro Vanna Marchi e sua figlia Stefania Nobile; condannato anche Francesco Campana, convivente della Marchi, a quattro anni di carcere.
«Uno sproposito, faremo appello» dice il loro avvocato, Liborio Cataliotti;
anche se i giudici hanno fatto ai tre imputati uno sconto rispetto a quanto aveva chiesto il pm, Gaetano Ruta:
12 anni per la Marchi, 13 per Nobile e 7 per Campana. Uno sconto che si spiega con l’assoluzione da una serie di episodi (venti su un totale di 140), la caduta di alcune aggravanti, il riconoscimento della continuazione dei reati. Personalmente ritengo giusto che le teleimbonitrici Vanna Marchi e figlia abbiano avuto una pena degna del loro schifoso operato ma non capisco perchè i reati dei politici siano stati trattatti con maggior leggerezza dalle autorità.

Nessun commento: