In Italia il fenomeno dell'immigrazione è fuori controllo. Arrivano persone oneste e disoneste da tutte le parti del mondo in cerca di un lavoro, per fregare e a pretendere dei diritti da cittadino europeo senza sapere il culo che noi italiani ci siamo fatti per risollevarci dalla seconda guerra mondiale. Basta con il falso buonismo. Apprezzo le persone che sono venute in Italia a lavorare regolarmente, ma nonostante cio non è sempre possibile dare un pezzo di pane a tutti. Me la prendo con gli ZINGARI dalle mercedes di lusso, me la prendo con le persone che mandano i figli di dieci anni a rubare, ma soprattutto con gli imprenditori che sfruttano questi disperati. Basta far arrivare flotte di persone nel nostro paese. E' la cosa più schifosa e piena di contraddizioni degli ultimi 5 anni.
LEGGE BOSSI-FINI
4 commenti:
Salve Mauro,
Non siamo molto speranzosi in merito ad un intervento del genere umano volto a prevenire i problemi inerenti l’immigrazione.E' difficile pensare che gli stessi responsabili di aver in gran parte determinato questo mostruoso problema per motivi egoistici, tra l’altro spacciati per economici, possano essere contemporaneamente coloro che li risolvono; anzi, spesso i loro finti interventi di soccorso non sono altro che ulteriori forme di furto e sfruttamento, sia dei popoli vittime, che dei popoli apparentemente sostenitori dell'aiuto.
Ciò che finalmente pare emergere dalla relazione sul 9° meeting internazionale delle migrazioni (2006) è soprattutto l’esigenza di un’analisi spoglia da motivazioni umanitarie e satura di diritti sociali.
Ormai avvertiamo costantemente la presenza del problema dell’immigrazione.
Nei tg ad ogni sbarco di clandestini, immagini di "zombie" che, distrutti per gli stenti patiti, hanno raggiunto le coste italiane rischiando la vita. Nei negozi delle nostre città, passano quotidianamente ragazzi di colore con la loro merce; Klem, Sinatra, Mattew sono solo alcuni di coloro con i quali ci intratteniamo a parlare, offriamo loro gli spiccioli per un caffè pregandoli di non ringraziare. Ne avvertiremo la presenza anche quando i nostri figli diventeranno lavoratori migranti in altri paesi più avanzati del nostro. Speriamo che anche chi non ha attualmente interesse ad estendere i diritti a tutte le popolazioni mondiali almeno si renda conto che in futuro la tutela di questi diritti ci interesserà in prima persona.
Affrontiamo spesso il problema dell'immigrazione con la speranza che, sconfitta la povertà, riusciremo a fermare le migrazioni, ma se questa può essere la soluzione per le persone "per bene" rimane il fatto che da sempre la criminalità gravita attorno ai centri economici.
Per limitare il fenomeno nel suo complesso pensiamo che sia necessario attuare le seguenti misure:
1) Sospendere ogni forma di sfruttamento criminale, da parte dei paesi ricchi, delle ricchezze dei paesi maggiormente soggetti all'emigrazione;
2) Creare dei colli di bottiglia con leggi severe e forme di organizzazione allo scopodi impedire parte dell'immigrazione;
3) Incentivare i popoli a rischio emigrazione a non abbandonare le loro terre.
Affinché i popoli cessino o limitino fortemente le emigrazioni devono potere accedere nei luoghi natii ad una forma di sussistenza che al momento pare impossibile.Le azioni a breve termine che noi ricchi cittadini del mondo dovremmo appoggiare sono:
1) Fornire un aiuto solo su richiesta delle popolazioni locali.
2) Promuovere il microcredito senza garanzie per attività in loco.
Per realizzare questi propositi non è possibile che gli stati agiscano in ordine sparso, è necessaria un’unità d’intenti a livello europeo.
L’Europa deve prendere atto dell’inevitabile trasformazione di una popolazione che sempre meno si riconosce nell’identità nazionale, comprendere che le normative nonpossono essere solo limitative, ma parte integrante di un progetto politico di sviluppoe convivenza di una società non disgregata.In Europa i due esempi più utili di leggi sull'immigrazione sono quello tedesco e quellospagnolo: il primo in quanto il più precoce visto che risale per ovvie ragioni al dopoguerra,il secondo per indiscutibili analogie geografiche. Partiamo da qui.
Resta da stabilire come gestire i migranti che già sono qui, magari integrandoli senza per questo facilitarne i ricongiungimenti familiari, piuttosto incentivandoli ad un ritorno in Patria una volta avviatasi la crescita economica.
Una proposta forte potrebbe contemplare ulteriori agevolazioni di credito proprio a coloroche, già residenti in Europa, desiderassero rientrare al loro paese con un progetto. L'immigrazione si può controllare, regolare, contenere, ma non impedire.
In breve ciò che noi pensiamo.
X Staff
Robert Allen
Devo dire che hai fatto una buona analisi del problema. E' una buona cosa che ci siano delle idee politiche a riguardo, ma è già buono che ci siano delle idee. Scrivo il mio blog per sfogo e perchè in pratica il potere della gente si limita a 10 minuti giusto il tempo di mettere una croce su una scheda elettorale. Dopo di che nessuno ti ascolta più. Pochi hanno provato a forzare il sistema come Grillo quando è andato incazzato da Prodi. Ora proviamoci noi blogger.
Mauro
racista de mierda!!!
Un commento fuori luogo jina. Rispetto comunque la tua libertà di opinione.
Mauro
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