SATIRA
La satira è una forma libera e assoluta del teatro, l'intento di evidenziarne gli aspetti paradossali e schernirne le assurdità e contraddizioni etiche.La satira storicamente e culturalmente risponde ad un esigenza dello spirito umano: l'oscillazione fra sacro e profano. La satira si occupa da sempre di temi rilevanti, principalmente la politica, la religione, il sesso e la morte, e su questi propone punti di vista alternativi, e attraverso la risata veicola delle piccole verità, semina dubbi, smaschera ipocrisie, attacca i pregiudizi e mette in discussione le convinzioni."La satira", scrive Daniele Luttazzi, "è un punto di vista e un po di memoria." Questo, assieme ai temi rilevanti che affronta, la distingue dalla comicità e dallo sfottò (la presa in giro bonaria), nei quali l'autore non ricorda fatti rilevanti e non propone un punto di vista ma fa solo del "colore".La definizione di satira va dettagliata sia rispetto alla categoria della comicità, del carnevalesco, dell'umorismo, dell'ironia e del sarcasmo, con cui peraltro condivide molti aspetti: con il comico condivide la ricerca del ridicolo nella descrizione di fatti e persone, con il carnevalesco condivide la componente "corrosiva" e scherzosa con cui denunciare impunemente, con l'umorismo condivide la ricerca del paradossale e dello straniamento con cui produce spunti di riflessione morale, con l'ironia condivide il metodo socratico di descrizione antifrasticamente decostruttiva, con il sarcasmo condivide il ricorso peraltro limitato a modalità amare e scanzonate con cui mette in discussione ogni autorità costituita. Essa si esprime in una zona comunicativa "di confine", infatti ha in genere un contenuto etico normalmente ascrivibile all'autore, ma invoca e ottiene generalmente la condivisibilità generale, facendo appello alle inclinazioni popolari; anche per questo spesso ne sono oggetto privilegiato personaggi della vita pubblica che occupano posizioni di potere.Queste stesse caratteristiche sono state sottolineate dalla Prima sezione penale della Corte di Cassazione che, con la sentenza 9246 del 2006, si è sentita in dovere di dare una definizione giuridica di cosa debba intendersi per satira: "È quella manifestazione di pensiero talora di altissimo livello che nei tempi si è addossata il compito di 'castigare ridendo mores', ovvero di indicare alla pubblica opinione aspetti criticabili o esecrabili di persone, al fine di ottenere, mediante il riso suscitato, un esito finale di carattere etico, correttivo cioè verso il bene."
PARODIA
PARODIA
La parodia -dalla lingua greca parà (simile) + odè (canto) - è l'imitazione di uno stile letterario, musicale o artistico destinata ad essere riconosciuta come tale. In un'accezione più comune tale rielaborazione avviene in chiave comica o più spesso farsesca. Il cinema e il fumetto contengono molti esempi di parodia farsesca, in cui film o opere letterarie famosi vengono riproposti in forma stravolta sin dal titolo. Ad esempio, Ultimo tango a Zagarol con Franco Franchi è una parodia del celebre Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertoluccii con Marlon Brando. Talvolta la parodia si limita al titolo, come nel caso di numerosi film pornografici(L'albero delle zoccole, dal capolavoro di Ermanno Olmi, Alì Babà e i 40 guardoni, dalla celebre novella delle Mille e una notte).Alla fine degli anni ottanta è nata una nuova forma di parodia, quella del ridoppiaggio dei film. Un tempo era tradizionale la parodia "dotta" negli ambienti goliardici, come i poemi burleschi Ifigonia (che rimanda all'Ifigenia di Euripide) e Il processo di Sculacciabuchi (che fa la parodia di un procedimento penale). Un esempio contemporaneo di questa parodia dotta è il personaggio di P. D. Q. Bach, creato da Peter Schickele.Una recente parodia letteraria è quella dovuta allo scrittore astigiano Bruno Gambarotta, che ha dato alle stampe nel 2006 il romanzo Il Codice Gianduiotto, scritto sulla falsariga del più noto Il codice da Vinci, nel quale alle tentazioni di Monna Lisa si sostituiscono - senza spargimenti di sangue - quelle del ghiotto dolcetto del Piemonte.
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