10 dicembre 2006 alle 20:31 — Fonte: repubblica.it
Scarcerato dopo soli due anni di carcere per decorrenza dei termini. Da oggi Domenico Elia, il giovane lecchese che la sera del 25 novembre 2004 uccise durante un tentativo di rapina il benzinaio Giuseppe Enrico Maver, 61 anni, è tornato in libertà. Un provvedimento che ha già mandato su tutte le furie la figlia dell’uomo, Tiziana. Elia all’epoca dei fatti era ancora minorenne e si costituì due settimane dopo il delitto, che fece molto discutere anche per l’iniziativa della Lega Nord di istituire 25 mila euro di taglia per individuare gli assassini. Erano da poco passate le 19 quella sera, quando Domenico, residente a Malgrate, con il complice 28enne Domenico Ciancaleoni, in sella ad un motorino arrivarono al distributore della Tamoil in località Chiuso, alla periferia di Lecco. Il più grande impugnava una pistola alla quale, durante un tentativo di reazione del benzinaio, partì il colpo assassino che raggiunse l’uomo al cuore. Poi la fuga. Ciancaleoni fu catturato subito dopo che Elia si costituì ai carabinieri accompagnato dalla mamma e dall’avvocato Vito Zotti. Ciancaleoni il 21 febbraio prossimo comparirà davanti alla Corte d’Assise e Appello di Milano. In primo grado fu condannato a 20 anni con rito abbreviato, mentre Elia dal Gup dei Minori di Milano a 8 anni in primo grado, elevati a nove in secondo.
INAMMISSIBILE! Sono del parere che questa triste storia alimenti l'odio verso la giustizia e spinga la gente ad acquistare un'arma per difendersi. Sono contro la pena di morte ma anche alla morte della GIUSTIZIA. Certo non si può rovinare la vita di un ragazzo che sbaglia ma bisogna COMUNQUE punirlo in modo giusto per evitare che altri, in modo analogo, ripetano il percorso RAPINA-2 ANNI DI GALERA-LIBERTA'. Cioè in poche parole una grande STRONZATA!
Nessun commento:
Posta un commento