Le vie del cuore sono biologiche
Perennemente sorridenti, sognanti, privi di senso critico, con lo sguardo assente, al limite del catatonico, sono gli uomini innamorati secondo il senso comune. Ma l’osservazione di buon senso trova ora una legittimazione scientifica per merito di un gruppo di ricercatori dell’Università di Pisa. Sembra, infatti che l’innamoramento provochi modificazioni profonde nell’organismo, che hanno come risultato quello di avvicinare i due sessi. Ma in che modo?
Innamorati e simili
Negli uomini, contrariamente a quanto si potrebbe supporre, si abbassano i livelli di testosterone, l’ormone maschile che comanda alcuni comportamenti aggressivi, tipicamente maschili, o gli impulsi sessuali. Si spiegherebbe così “l’addolcimento” che si verifica con l’innamoramento anche nei più agguerriti. Nelle donne, invece, avviene esattamente il contrario, il testosterone cioè aumenta. Ecco perché le donne innamorate avrebbero più temperamento. Si spiega così un altro luogo comune che vorrebbe gli uomini sempre in balia della volontà delle donne, in particolare all’inizio del rapporto, e per questo derisi dagli amici. Una strategia che la responsabile della ricerca, Donatella Marazziti – definisce di sopravvivenza, perché nella fase dell’innamoramento lo stare insieme, dunque il venirsi incontro viene considerato la maggiore priorità. Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno analizzato 12 uomini e altrettante donne innamorati, seguiti per i primi sei mesi della relazione e messi a confronto con altri 24 volontari, di entrambi i sessi, che erano single oppure avevano un rapporto di lunga durata o stabile. Un’altra osservazione riguarda l’ormone dello stress, i cui livelli per gli innamorati, a prescindere dal sesso, aumentano. Come a dire che l’inizio di una relazione è ugualmente stressante per uomini e donne.
Amore e biologia
Non si tratta del resto del primo studio sull’argomento. La stessa equipe nel 1999 si era dedicata a un altro luogo comune amoroso, ossia l’amore fa impazzire? Per giungere alla conclusione che gli innamorati possono definirsi a ragione matti, perché i loro livelli di serotonina, che ha un effetto calmante, precipitano in basso, equiparandoli a chi è affetto da disordine ossessivo-compulsivo. Si spiegherebbero in questo modo le gelosie eccessive e quasi patologiche. Uno studio che era valso agli autori il conferimento dell’IgNobel per la chimica nel 2000, l’ironico riconoscimento che va ogni anno alle ricerche più improbabili in campo scientifico. Ma anche i ricercatori dell’University College di Londra non sono stati da meno. Anche gli studiosi inglesi, infatti, si sono soffermati a indagare le vie del cuore su base biologica. L’ipotesi? I circuiti neurali del cervello durante l’innamoramento si modificherebbero in modo da fare vedere tutto in rosa e non rendere palesi i difetti e gli errori della dolce metà. Mancava solo il suggello scientifico, l’uomo innamorato rincitrullisce ma è bello così o forse no?
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