18 ott 2006

SALVAGUARDARE LA VITA PRIVATA

L'intimità di una famiglia o di una persona che cammina per la strada va salvaguardata da occhi indiscreti e da orecchie sempre più potenti! Le strade sono piene di telecamere: IL GRANDE FRATELLO INSEGNA. Non mi va bene! Prima di tutto bisogna spiare i delinquenti e lasciare stare la gente comune, poi bisogna condannare PESANTEMENTE CHI LO FA. Ad esempio sul posto di lavoro, per ragioni di SICUREZZA, vengono poste telecamere e microfoni ad insaputa dei dipendenti. E' facile per un datore di lavoro sapere cosa pensa un suo dipendente e come si comporta, ma questo è ILLEGALE E IMMORALE. Mi devi valutare per il lavoro e non per le chiacchiere. Un datore di lavoro non può LICENZIARE un dipendente usando la prova TV. Se lo fa deve avere una giusta causa (vedi il caso dei dipendenti ladri che lavoravano nell'aereoporto di Malpensa). Negli ultimi giorni hanno spiato Berlusconi e Prodi. Questa invece mi sembra una cosa giusta, perchè loro non sono solo nostri dipendenti, ma anche ONOREVOLI e pertanto se vogliono tenersi il titolo devono ONORARE i loro incarichi politici. Non bisogna confondere lo spionaggio con il controllo per la sicurezza.

17 ott 2006

UN OGGETTO NON IDENTIFICATO


Ho scattato questa foto perchè le nuvole avevano "disegnato" un viso di donna dai capelli lunghi. Riguardando le foto attentamente noto uno strano oggetto sullo sfondo, simile ad un disco volante. Voi che dite?

15 ott 2006

FOTOGRAFIA E DINTORNI


Interno di un Mc Donald's
autore Mauro

Tratterò il discorso della fotografia come semplice appassionato e non come serio professionista del settore. Sento parlare molte persone di fotografia e rabbrividisco se penso che anche io all'inizio ero come loro...i pixel delle macchine fotografiche e gli obbiettivi super potenti non servono a nulla se dietro di essi non c'è un fotografo che si mette con pazienza a ricercare la composizione giusta. Un brutto modo di pensare è che una bella foto dipenda da un bel soggetto...falso!
Una bella foto è sempre una bella foto anche quando il soggetto è brutto!
Per diventare bravi fotografi bisogna essere AUTOCRITICI, solo così è possibile ottenere risultati di pregio e non banali composizioni. Sono anni che fotografo e mi sento sempre come all'inizio, con la stessa voglia di imparare e fare meglio. Lo spirito giusto è quello di cercare e di sperimentare nuovi punti di vista e farsi trasportare dalla passione. Voglio criticare la mia foto:
1) si capisce che la foto ritrae l'interno di un McDonald's?
2) quale è il significato della foto?
3) cosa attrae l'osservatore?
CRITICATE IN MODO COSTRUTTIVO SE VOLETE

14 ott 2006

UN BEL PANORAMA DI MILANO


Torre Branca (zona parco sempione)
Totalmente in tubi Dalmine, di acciaio speciale, flangiati e imbullonati, è alta 108,60 metri.
La struttura principale della Torre ha forma tronco-piramidale a sezione esagonale, dal lato di sei metri alla base. A quota 100 metri il lato dell'esagono è ancora di 4,45. La rastremazione assai leggera le conferisce un aspetto quasi prismatico. Oggi un modernissimo ascensore consente la salita fino all'ultimo piano dove si può ammirare tutta la città di Milano.

11 ott 2006

LAUREARSI IN ITALIA

La laurea è un titolo accademico italiano rilasciato da un'università o istituto universitario al termine di un ciclo della durata normale di tre anni accademici (da cui la denominazione di "laurea triennale" o "laurea di primo livello", in opposizione alla laurea specialistica o "di secondo livello", che è nota anche come laurea quinquennale anche se, in realtà, è un titolo separato che si consegue a séguito di corsi della durata biennale post-lauream) e in corrispondenza dell'ottenimento di 180 crediti formativi universitari.Prima della riforma universitaria varata in attuazione dell'articolo 17, comma 95 della legge 127/1997, la laurea poteva essere conseguita al termine di un ciclo di studi della durata di quattro, cinque o sei anni, a seconda della disciplina studiata. Con la legge 341/1990 furono introdotti i diplomi universitari, conseguibili al termine di corsi biennali o triennali (quelli biennali non sono mai stati attivati), e la laurea fu ribattezzata "diploma di laurea". L'attuale riforma recepisce i princìpi della convenzione di Bologna.Il possesso di questo titolo di studio consente l'accesso a corsi di laurea magistrale e a corsi di master di primo livello. Le prove finali delle lauree delle professioni sanitarie hanno valore di esame di Stato e come tali il loro superamento consente l'immediata iscrizione negli specifici albi professionali. Altre lauree danno accesso agli esami di Stato per accedere ad altri albi. I corsi di laurea sono completamente separati da quelli di laurea magistrale, rispetto ai quali sono le singole sedi a determinare i criteri di ammissione. Durante il corso di laurea lo studente ha una rosa di insegnamenti e, ove previsti, laboratori a frequenza obbligatoria e stages. Al fine di essere promosso nello specifico insegnamento lo studente deve sostenere un esame finale (che può essere condotto oralmente con il docente o per iscritto) o aver sostenuto con successo, ove previste, prove intermedie che suddividono l'esame nel tentativo di spingere gli studenti a studiare durante l'anno e maturare effettivamente le ore di impegno previsto anche a casa quantificate dai crediti.È attualmente in corso un dibattito in merito alla qualità della preparazione degli studenti post-riforma: secondo alcuni gli studenti riceverebbero una preparazione più mirata e riuscirebbero a superare più agevolmente i corsi per la presenza di frequenti prove intermedie che li obbligano a studiare in maniera costante durante i corsi. Secondo altri semplicemente l'attuale impostazione ha semplificato i corsi, abbassando la preparazione.Al termine del corso di laurea, lo studente deve sostenere una prova finale, di fronte ad una commissione di laurea; le università determinano in maniera autonoma le modalità, ma la più frequente è la discussione di una dissertazione. Il voto di laurea viene espresso in centodecimi, con eventuale lode di solito assegnata, all'unanimità dei componenti della commissione, quando il punteggio aggiunto rispetto al voto di base (calcolato secondo la media ponderata in base ai crediti divisa per 3 e moltiplicata per 11) determini il superamento del 110. Al laureato spetta la qualifica accademica di dottore.Con il vecchio ordinamento i voti dei diplomi di laurea rilasciati dalle facoltà di Ingegneria dei politecnici erano espressi in centesimi, e i voti di alcuni diplomi universitari avevano base diversa del voto (per esempio sessantesimi).
La riforma
La riforma universitaria varata in applicazione della legge 127/1997 ha modificato radicalmente il significato di questo titolo accademico, allineando il sistema universitario italiano a quello del resto dell'Unione Europea e negli Stati Uniti d'America, prevedendo un gradino intermedio nell'alta formazione dei cittadini. Fra le ragioni: l'anzianità elevata dei neolaureati italiani rispetto alla media europea (28-30 anni contro 20-21), il problema di promuovere la formazione interna nelle aziende a tale età, il fallimento di molte carriere scolastiche con un'elevata percentuale di rinunce agli studi nei primi anni.L'introduzione dell'autonomia universitaria ha favorito un'ampia diversificazione dell'offerta formativa. L'introduzione interna del sistema dei crediti, prima utilizzato solo per gli scambi internazionali, semplifica il riconoscimento degli studi svolti in università straniere, autonomamente o tramite gli stessi programmi di scambio (Socrates azione Erasmus, Alpha, Tempus, OverSeas etc.).La diversificazione dei titoli di studio rilasciati dalle università (due livelli di laurea e tre tipologie di corsi post-lauream) consente agli studenti di diversificare e personalizzare il proprio percorso formativo.
per approfondimenti: www.wikipedia.com

7 ott 2006

IL CARTONE DELLA PIZZA

Allarme sui contenitori per pizze da asporto

www.prontoconsumatore.it/detail.asp?idn=4508

I cartoni da asporto delle pizze conterrebbero sostanze non autorizzate e quindi potenzialmente pericolose per la salute. L’annuncio viene dalla Lega Consumatori Acli Toscana che ha scovato su Internet i risultati di uno studio - condotto dai Laboratori di Ricerche Analitiche (Alimenti ed Ambiente) dell’Università degli Studi di Milano - volto all’identificazione di ftalati in alcuni materiali destinati al contatto con alimenti. I ricercatori di Milano, analizzando diversi contenitori di materiale cellulosico destinati al trasporto di pizza comunemente utilizzati su tutto il territorio nazionale, avrebbero identificato la presenta di una sostanza (il di-isobutilftalato) “in quantità altamente preponderante rispetto a tutti gli altri componenti della frazione volatile evidenziabile (…) già alla temperatura di 60°C (…) simulante la condizione meno drastica di stoccaggio della pizza in fase di ‘home delivery’.” Un fatto molto grave: la direttiva 2004/14/CE, infatti, non contempla questa sostanza tra quelle ammesse per la fabbricazione di contenitori di cartone destinati a venire a contatto con gli alimenti. “Il sospetto - spiegano alla Lega Consumatori Toscana Acli Toscana - è che i cartoni analizzati dai ricercatori di Milano siano stati fabbricati con cellulosa riciclata: una pratica illegale, in quanto la normativa italiana vieta categoricamente l’utilizzo di carta di recupero per i prodotti ‘umidi’ ed impone ai fabbricanti di utilizzare, almeno nello strato di carta che deve venire a contatto con l’alimento, l’uso di pasta di carta vergine.”Il senso di questi divieti è chiaro: impedire la migrazione di composti, potenzialmente pericolosi per la salute umana, dai contenitori di cartone riciclato agli alimenti. Di certo non giova pensare che una pizza fumante, appena uscita dal forno, venga chiusa in una scatola di cartone riciclato per poi finire sulle nostre tavole. Non solo. Ad aggravare le cose c’è anche l’abitudine di consumare la pizza direttamente nel cartone, previo ulteriore riscaldamento nel forno di casa, dopo aver asportato il coperchio della scatola. Prosegue Lega Consumatori Acli Toscana: “Il rito della pizza a domicilio è un’abitudine orami consueta per moltissime famiglie italiane: si calcola infatti che siano circa 1.300.000 le pizze da asporto che ogni giorno finiscono sulle nostre tavole. Tavole alle quali siedono anche numerosi bambini. Il problema è quindi valutare con urgenza l’entità del fenomeno sul territorio ed il grado di pericolosità del di-isobutilftalato, nonché di altre sostanze che potrebbero essere presenti in modo analogo nei cartoni da asporto delle pizze confezionati con materiale riciclato.”Le brutte sorprese, infatti, non finiscono qui. I risultati di un’inchiesta condotta dal settimanale ‘Il Salvagente’ oggi in edicola, mette in luce conferme inquietanti: un laboratorio di Pavia, incaricato di svolgere dei controlli sui cartoni destinati al trasporto di pizza, avrebbe infatti rilevato la presenza di altri pericolosi composti: fenoli, naftaleni e addirittura benzeni. “Quello che più ci sconcerta – conclude Lega Consumatori Acli Toscana – è che l’indagine dei ricercatori di Milano è online dal 22 febbraio 2006. Possibile che in tutto questo tempo nessuno si sia preso la briga di fare dei controlli o di avvisare i consumatori? Evidentemente la vicenda della contaminazione dei cartoni di latte artificiale con l’ITX non ci ha insegnato nulla. Ad ogni modo, lo scorso lunedì abbiamo inviato un fax urgente al Ministero della Salute, allo scopo di chiedere delucidazioni sui controlli. Ancora attendiamo la sua risposta.”

Dal cartone alla pizza passa un carico di veleni
Tratto da “Il Salvagente”

Un milione e trecentomila pizze al giorno escono dal forno, entrano in un astuccio di cartone, pronte per essere portate a casa. Vi restano per molti minuti, il tempo di essere trasportate a destinazione, e, una volta giunte, di essere mangiate nello stesso contenitore. Sempre che non finiscano nei forni di casa per essere riscaldate, sempre negli stessi cartoni, prima di finire in tavola. Un rito, un piacere collettivo per molte famiglie italiane ma, secondo quanto ha scoperto Il Salvagente, anche una fonte di pericolo alimentare non sottovalutabile.Il rischio, in questo caso, è legato proprio alle scatole non a norma che circolano nel nostro paese e rilasciano una quantità enorme di sostanze che non dovrebbero esserci, che alterano innanzitutto l’odore e il sapore dell’alimento. Un elenco di molecole i cui nomi fanno rabbrividire ed evocano timori fortissimi per la salute dei consumatori: benzene, ftalati, fenoli, naftalene. Solo il nome di queste sostanze dovrebbe essere sufficiente per allertare le autorità sanitarie e spingerle ad approfondire la questione. Tanto più che si tratta di composti non ammessi nella carta destinata a venire a contatto con i cibi.
Il primo segnale che molti di questi contenitori siano fuori legge lo dimostra un test di laboratorio di cui siamo entrati in possesso, effettuato qualche mese fa dal laboratorio LabAnalysis di Pavia su campioni prelevati da cartone per pizza, provenienti da quattro fabbriche diverse, una delle quali è tra le leader di mercato del settore. Scopo di queste analisi, compiute seguendo le procedure standard europee, era individuare le cause di quelle che vengono chiamate in linguaggio tecnico “molestia olfattiva” e “molestia gustativa”. Il laboratorio, in parole povere, cercava di stabilire le cause del pungente odore che a volte si avverte aprendo una scatola di pizza, e lo sgradevole, benché leggero, retrogusto che a volte accompagna la degustazione. Gli analisti hanno dunque testato i ritagli dei contenitori nella loro parte interna, quella che viene a contatto con l’alimento, non è stampata e deve essere per legge, almeno nello strato che viene a contatto con l’alimento, di pura cellulosa vergine. I campioni sono stati sottoposti a una corrente di vapore, simulando le condizioni in cui si trova la scatola quando viene a contatto con la pizza appena sfornata, dopo di ché hanno realizzato le prove di migrazione. E i risultati sono stati sorprendenti. Sottoposti alla gascromatografia (ossia a una macchina in grado di leggere i diversi componenti “rilasciati” all’alimento), tutti i cartoni hanno mostrato chiaramente di essere in grado di contaminare il cibo con composti fenolici (almeno sei tipi diversi), individuati nei test di migrazione sia olfattiva che gustativa. A questi si aggiungono diversi benzeni e naftaleni, tutte sostanze il cui utilizzo nell’industria è regolamentato da rigide regole, e che non devono assolutamente venire a contatto con gli alimenti. Le sorprese non sono però finite. Il cromatogramma evidenzia anche la presenza di dietilesilftalato, una sostanza che l’Unione europea ha bandito da tutti gli oggetti di largo consumo, ultimi i cosmetici, per la sua possibile tossicità. Pure se le analisi non riportano in quale quantità questa molecola è passata all’alimento, e dunque non è possibile valutare l’importanza della sua presenza, il solo fatto di trovarla nella pizza è un chiaro segnale di allarme. Tanto più che è proprio il laboratorio a concludere come esistano tutte le evidenze per dichiarare che gli imballaggi analizzati non sono conformi alla normativa vigente.
La conferma Passano i mesi e altri esperti arrivano a una conclusione simile, altrettanto sconcertante. Questa volta a fare la preoccupante scoperta sono gli uomini del laboratorio di Ricerche analitiche alimenti e ambiente dell’Università di Milano diretto dal professor Fernando Tateo. Nella ricerca di ftalati nei contenitori per alimenti l’équipe finisce per analizzare 8 cartoni per la pizza comunemente utilizzati su tutto il territorio nazionale. E trova il di-isobutilftalato “in quantità altamente preponderante rispetto a tutti gli altri componenti della frazione volatile (...) già alla temperatura di 60°”. Così scrivono nella relazione che pubblicano sul sito dell’università il 22 febbraio scorso. Lo ftalato, scrivono i ricercatori, non rientra tra le sostanze autorizzate per la fabbricazione di pellicole di cellulosa. Dunque, ancora una volta, siamo di fronte a contenitori fuori legge. Il laboratorio milanese, interpellato dal Salvagente, non ha voluto rivelare ulteriori particolari sugli esiti delle proprie analisi, ma i risultati confermano l’allarme lanciato diversi mesi prima dalle analisi condotte a Pavia. Ma da dove vengono questi contaminanti? Alcuni tra quelli individuati derivano presumibilmente dalla carta riciclata, usata contrariamente a quanto prevede la legge italiana. Si tratta di collantie sbiancanti (questi ultimi utilizzati per dare al materiale riciclato le caratteristiche della carta vergine) perfettamente in grado di migrare sull’alimento alterandone odore e sapore. Per verificare se la sola presenza di queste sostanze possa essere potenzialmente dannosa per la salute umana, bisogna studiare attentamente le quantità rintracciate, e confrontarle con i limiti fissati dall’Unione europea. Ma nessuno, nonostante almeno una delle due ricerche (quella del laboratorio milanese) sia di dominio pubblico, ha ritenuto opportuno verificare l’innocuità dei contenitori.Nessuna rispostaIl ministero della Salute, interpellato da “Il Salvagente”, non ha ancora fornito una risposta in merito. E ne è preoccupata Linda Grilli, della Legaconsumatori Acli Toscana, che ha segnalato il caso della ricerca dell’Università di Milano sia a Il Salvagente che al ministero: “Stupisce che nessuno si sia ancora preoccupato di approfondidere questa vicenda. I risultati della ricerca milanese sono sul sito del laboratorio da più di un mese, ed evidenziano che i contenitori sono quantomeno fuori legge”, dice la Grilli , che continua: “Non vorrei che, come per il caso Itx, si scopra che le autorità sanitarie, nonostante le allerte, non si siano preoccupate di tutelare la salute del consumatore”. Come fa notare la Grilli , infatti, il timore è che i contenitori contaminati siano molti, visto che i campioni presi in esame dai due laboratori sono piuttosto rappresentativi. Prende atto dell’allarme, invece, Giorgio Bianchini, presidente del Gruppo italiano fabbricanti cartone ondulato. “È evidente che se nei contenitori analizzati è stata rintracciata questa enorme quantità di sostanze”, dice, “questi prodotti sono fabbricati con materiale di riciclo e non sono conformi. La legislazione italiana è, da questo punto di vista, molto rigida. Il nostro è l’unico paese, assieme alla Finlandia, ad avere in questo settore una legislazione molto vincolante. È possibile che qualcuna delle scatole analizzate fosse destinata al mercato estero, dove non ci sono vincoli di questo tipo. Va ricordato, infatti, che l’Italia è uno dei massimi esportatori di cartoni per pizza”. “Mi meraviglierebbe comunque sapere che molte aziende fabbricano contenitori non a norma, perché l’Italia, già diversi anni fa, affrontò un problema del genere, e in seguito agli accertamenti dell’Istituto superiore di sanità, furono chiuse almeno due grandi aziende. Possibile che oggi altre industrie corrano questo stesso rischio?”. Al momento l’unica cosa chiara è che a correre il rischio sono certamente gli amanti della “pizza da asporto”, poco tutelati da una legislazione che sarà pure all’avanguardia ma che, come si scopre in questa inchiesta, non prevede controlli.

6 ott 2006

VIVA RAI TRE

Ieri sera ho visto una bella trasmissione condotta da Michele Santoro. Si parlava di MAFIA, DI POLITICA e in generale della nostra Italia. Dico nostra e intendo degli italiani onesti. Finalmente qualche giornalista comincia a fare il proprio dovere. Delinquenti e MAFIOSI di merda dovete capire che ci avete rotto le balle.



5 ott 2006

GIUSTIZIA


Non credo che la giustizia possa avere colore politico o credo religioso alla base. L'Italia è pervasa da malcontenti e dal dilagante senso di sfiuducia nei confronti delle istituzioni.

4 ott 2006

SCRIVERE L'AMORE

L’amore, quel coacervo di sentimenti che sovverte abitudini e stili di vita in chi ne è coinvolto e spesso rende stabili a lungo coppie purchè il nobile sentimento sia costantemente alimentato, va tenuto vivo come la fiamma di un camino. La riprova adesso ce la danno due ricercatori del Texas che hanno pubblicato i risultati del loro studio sulla rivista Psychological Science: secondo il gruppo di studi, infatti, l’amore per poter durare di più nel tempo ha bisogno non solo di gesti e parole, ma anche della scrittura, quella stessa che nelle ultime generazioni s’è fatta sempre più rara.Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno basato il loro lavoro scientifico sull’osservazione di 86 coppie disposte a sottoporsi al curioso esperimento e da questo è emerso che, quando ad uno dei due componenti della coppia era richiesto di scrivere per 20 minuti al giorno per tre giorni consecutivi delle proprie giornate e delle proprie emozioni, fuori da quelle di coppia, il rapporto durava meno, mentre laddove il partner si dilungava più a lungo, nelle lettere, parlando della loro relazione e progettando insieme il futuro, il rapporto era più stabile e durava più a lungo.Un altro elemento importante scaturiva anche dalla constatazione che parole come “felicità” e “amore”, usate con più frequenza, servivano a rinfocolare e rendere più stabile il rapporto, come dire che in qualsiasi unione, anche la più razionale possibile, quel pizzico di romanticismo non solo non guasterebbe l’unione stessa, ma addirittura l’alimenta fino a renderla (quasi) indissolubile."Le persone che riescono a esprimere di più le loro emozioni, sia nello scritto che direttamente con il partner, hanno una maggiore possibilità di migliorare la longevità della loro relazione", è la conclusion dei ricercatori.

Fonte: Lanci - Psychological Science
Autore: Giuliano Marchese

2 ott 2006

FINANZIARIA (BOZZA)

Finanziaria, cinque aliquote

Detrazioni per palestre e Pc. Gli studenti fuori sede potranno "scaricare" fino a 500 euro d'affitto e Detrazioni per palestre e Pc" Tommaso Padoa Schioppa ROMA - Cinque aliquote, alcune delle quali più base, e nuovi scaglioni di reddito: l'Irpef con la legge Finanziaria appena approvata dal governo viene profondamente modificata, non solo nelle aliquote, ma anche nel meccanismo degli sconti d'imposta. "Il risultato - spiegano gli uffici del viceministro per l'Economia, Vincenzo Visco - è una riduzione delle imposte per oltre il 90% dei contribuenti italiani che vivono con meno di 40.000 euro l'anno lordi". MILIARDI: La manovra muove, complessivamente, 33,4 miliardi. Così distribuiti: 11,9 da riduzioni nel Sistema Stato, 4,6 dagli Enti Locali, 3 miliardi dalla Sanità e 4 di entrate tributarie. Serviranno, in parte (14-15) per il risanamento dei conti pubblici e in parte (18-19) per la ridistribuzione delle risorse e lo sviluppo. LA NUOVA IRPEF: La nuova curva dell'Irpef è così delineata nella nuova legge Finanziaria: aliquota al 23% fino a 15.000 euro di reddito, al 27% oltre 15.000 e fino a 28.000 euro, al 38% oltre 28.000 e fino a 55.000 euro, al 41% oltre 55.000 e fino a 75.000 euro, al 43% oltre i 75.000 euro.
Attualmente le aliquote erano quattro: al 23% fino a 26.000 euro di reddito, del 33% oltre i 26.000 e fino a 33.500 euro, del 39% oltre 33.500 e fino a 100.000 euro, del 43% sopra quest'ultima soglia. LE DETRAZIONI/I FIGLI: I contribuenti con figli a carico pagheranno 800 euro in meno di Irpef, che saliranno a 900 euro per i bambini al di sotto dei 3 anni: scenderanno però gradualmente al salire del reddito. Il meccanismo di sconto torna al passato e prevede detrazioni (che si tolgono dalle imposte dovute) invece che le deduzioni (che abbattono il reddito su cui applicare le imposte) introdotte dal precedente governo. Le nuove detrazioni diminuiranno al salire del reddito, fino ad azzerarsi a 95.000 euro (contro i 78.000 euro precedenti). Meccanismi di aiuto più consistenti sono poi previsti per le famiglie con due o tre figli: le detrazioni arrivano fino alla soglia di reddito di 110.000 e 125.000 euro. LE DETRAZIONI/LA PALESTRA: Per i ragazzi tra i 5 e i 18 anni, saranno detraibili le spese - fino a 210 euro - sostenute per l'iscrizione e l'abbonamento a piscine, palestre ed altri impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica. E' una delle novità del decreto fiscale collegato alla Finanziaria. LE DETRAZIONI/ GLI AFFITTI: Gli studenti universitari fuori sede potranno usufruire di una detraibilità al 19% del canone di locazione fino ad un massimo di 500 Euro. E' una delle novità del decreto fiscale collegato alla Finanziaria. ROTTAMAZIONE/IL FRIGO: Arriva il 'bonus-frigo' e sarà una sorta di rottamazione per cambiare frigoriferi e congelatori più inquinanti: si potrà infatti detrarre il 20% del costo sostenuto, fino ad un massimo di 200 euro, ma solo se l'elettrodomestico sarà "efficiente". ROTTAMAZIONE/ LE CALDAIE: Chi sostituisce la vecchia caldaia con Una nuova meno inquinante o monta un pannello solare, potrà avvantaggiarsi di consistenti sgravi fiscali. Lo prevede il pacchetto energia della finanziaria. Tali agevolazioni fanno parte di tutta una serie di interventi di efficienza energetica nell'edilizia che consentiranno di ridurre le dispersioni termiche del 30-40% e di avere risparmi energetici per 50-100 kilo tep/a (migliaia di tonnellate equivalenti di petrolio l'anno). CUNEO FISCALE: La riduzione degli oneri fiscali per aziende e lavoratori vale circa 9 miliardi (60% alle imprese, 40% ai dipendenti), ma nel 2007 verrà divisa in due tranche: la prima a febbraio e la seconda a luglio. Dal 2008 andrà a regime. SANITA': Il sistema sanitario italiano dovrà funzionare con 97 miliardi di euro, 3 in meno del previsto. Per questo verranno introdotti dei ticket in cifra fissa (23 euro per le visite e 18 per gli esami clinici) nei casi di chi si reca al pronto soccorso in "codice bianco", cioè senza palese urgenza. Esclusi, comunque, da tutti i ticket, gli esenti. Le regioni che non riusciranno a stare nelle loro quote saranno costrette a introdurre ticket anche sui medicinali. CATASTO: Dal 2007 il catasto passerà ai Comuni con evidenti vantaggi per le finanze locali già verificato nelle prime sperimentazioni. Gli enti locali potranno, se lo riterranno necessario, aumentare l'Ici dello 0,5%. PENSIONI E TFR: Di interventi sulla previdenza (abolizione dello scalone 2008, nuovi parametri legati all'età media ecc.) si riparlerà l'anno prossimo. Il rinvio della questione è stato deciso con i sindacati. L'unico risparmio in materia (2 miliardi) si farà con la chiusura di una delle quattro "finestre" annuali di pensionamento. Resta il contributo di solidarietà per le pensioni di lusso. Viene rilanciata la riforma del Tfr definita dall'ex ministro Maroni e affossata da Berlusconi. Entrerà in vigore dalla metà dell'anno prossimo. A quel momento, i dipendenti dovranno decidere che fare delle loro liquidazioni (Inps, fondi pensione ecc.). La novità che ha fatto arrabbiare le imprese è che il 65% dei Tfr maturati da lavoratori che non sceglieranno di versarli ai fondi pensione dovrà essere versato all'Inps e non resterà nelle casse delle imprese. ALCOLICI: La Finanziaria introduce un divieto di vendita di sostanze alcoliche ai minori di 18 anni e divieto totale di vendita e somministrazione (vendita da banco) di alcolici negli autogrill autostradali che attualmente è previsto solo dalle 22.00 alle 6.00.